MA…PERCHE’?
Finalmente chiudono il pessimo inceneritore di rifiuti posto dietro casa nostra.
Al suo posto vogliono attivare un nuovo inceneritore di fanghi misti derivati dalla depurazione delle acque di scarico.
Perché?
Il CAP (Consorzio acqua potabile) fornitore del progetto e gestore del nuovo inceneritore dice che ci sono tre difficoltà che attualmente complicano lo smaltimento dei fanghi misti:
- una sentenza della Corte di Cassazione vieta, in attesa di una legge specifica, di utilizzarli in agricoltura,
- il sequestro di diverse discariche riduce momentaneamente il conferimento in quei luoghi dei fanghi,
- gli inceneritori dei rifiuti hanno ridotto l’accettazione dei fanghi per bruciarli.
Sono tutte difficoltà temporanee che il Comune decide però di affrontare con la costruzione di un forno che dovrà bruciare fanghi per almeno 16 anni.
Perché?
Il CAP dice che ammortizzando i 35 milioni previsti oggi per il nuovo forno, per i prossimi 16 anni, avrà un risparmio immediato di oltre 10 euro a tonnellata.
Le tonnellate da bruciare a Sesto S. Giovanni saranno circa 50.000 all’anno.
Un buon affare per il Consorzio Acqua Potabile.
Inoltre si semplificherà molto la sua gestione dei fanghi misti: si portano tutti a Sesto per bruciarli.
Inoltre il Core, di cui il nostro Comune è azionista ed è l’attuale proprietario del forno dei rifiuti, con questa scelta potrà fornire garanzie al CAP di ripianare i debiti accumulati nella gestione del forno dei rifiuti (i vecchi errori verrebbero pagati sulla salute degli abitanti della zona).
Chiaro l’interesse di CAP a fare il nuovo forno.
Qualè invece l’interesse dell’Amministrazione Comunale?
L’Amministrazione Comunale dovrebbe occuparsi del benessere dei suoi cittadini e della tutela del suo territorio, il Sindaco per legge è il responsabile della salute degli abitanti del suo Comune.
Perché allora decidere di attivare un nuovo inceneritore inquinante? In un parco?
Unione Inquilini – Sesto San Giovanni