di Angelo Gerosa.
Atto primo: nasce un Comitato Popolare x Sesto (portavoce l’ex assessore all’ambiente Beniamino Bonardi) che in vista dell’imminente scadenza elettorale cittadina pensa bene di appropriarsi dello stemma della città facendone il logo della propria lista.
Atto secondo: l’amministrazione comunale interviene a tutela del valore e del significato dello stemma e del gonfalone cittadino.
Atto terzo: il Comitato Popolare x Sesto denuncia l’azione di tutela messa in campo dall’amministrazione comunale quale “atto indegno delle tradizioni democratiche di Sesto” con un comunicato del capogruppo consiliare Paolo Vino, e non del portavoce, stranezza sottolineata dagli osservatori più attenti.
Atto quarto: l’ex sindaco Filippo Penati annuncia: “ho deciso di abbandonare il Comitato Popolare che, probabilmente, si scioglierà” ed auspica per la città ”la massima unità democratica antifascista e antirazzista”.