COMUNICATO STAMPA
Di Stefano metterà all’asta la “prima” casa delle associazioni sestesi.
Questa mattina è arrivata come un fulmine a ciel sereno la notizia della messa a bando di molti stabili che ospitano associazioni di volontariato che costituiscono l’ossatura della società civile sestese che da anni fanno attività dei più vari tipi sul territorio cittadino, donando alla nostra città un movimento culturale unico e ricco.
Ma a Di Stefano non interessa conservare e coltivare il tessuto sociale di questa città; ha al contrario, a nostro avviso, il preciso scopo di smantellarlo per non doversi confrontare con le realtà del territorio.
Aned, AVIS, FREECAMERA, CAI, AUSER, Ventimila Leghe, Mutilati e Invalidi e Maestri del Lavoro ecco alcune delle associazioni che grazie al Sindaco non avranno più una casa nonostante siano tutte in regola sia come contratti che come pagamenti degli affitti; siamo certi che il Sindaco abbia svelato una delle principali e reali motivazioni dell’aver voluto ad ogni costo il predissesto per così poter fruire della possibilità di procedere alle alienazioni dei beni immobili “non strategici”. La realtà è chiara e davanti agli occhi di tutti: Di Stefano è nemico delle associazioni che storicamente hanno operato e operano in Città ed è da subito dopo essersi insediato che cerca di cacciarle dalle sedi non considerando “strategico” il loro agire per il benessere della comunità.
Senza nessuna comunicazione sulla messa a bando con delle aste degli immobili di via Giardini, senza nessun avviso dell’apertura della gara e senza aver fatto pervenire nessuna proposta risolutiva il Comune costringe le associazioni ad abbandonare anche progetti in corso nella città.
In quello stabile hanno sede attualmente l’Auser che, anche in accordo col Comune, trasporta decine di anziani sestesi alle visite mediche, a fare gli acquisti e le assiste nei momenti di difficoltà. E che da qualche mese con un progetto cui è stata chiamata anche dall’Amministrazione comunale, si occupa di donne e bambini in difficoltà.
C’è l’Associazione ex deportati nei campi di sterminio nazisti (Aned) che oltre ad dare vita o a partecipare a manifestazioni nelle scuole e nella città organizza l’annuale pellegrinaggio nei lager. Inoltre nei suoi locali di via Giardini ha accumulato uno degli archivi sulla deportazione più importanti d’Italia, consultato da tutti gli studiosi di storia e che dovrà trovare nuova e dignitosa nonché funzionale collocazione.
C’è Free camera, associazione di amanti della fotografia a sua volta con un patrimonio di competenze e di documentazione rilevante.
C’è l’Avis che organizza, anche in accordo con l’Ospedale di Sesto, la raccolta preziosa di sangue per chi ne ha bisogno e in questo modo contribuisce a preservare molte vite umane.
C’è Ventimila leghe che organizza gli incontri nelle scuole sul tema della memoria e insieme all’Aned da vita ai pellegrinaggi nei lager.
C’è l’Associazione dei mutilati e invalidi del lavoro, punto di riferimento e di organizzazione dei servizi per coloro che negli anni sono rimasti vittime di incidenti nelle fabbriche della città e della zona.
C’è l’organizzazione dei Maestri del lavoro che ogni anno proprio in Comune propone un incontro tra diverse generazioni di lavoratori e promuove l’assegnazione di borse di studio per gli studenti più meritevoli delle scuole cittadine.
Tutte organizzazioni che operano nel volontariato, i cui dirigenti e operatori rendono un servizio straordinario e quindi “strategico” alla città senza chiedere un soldo. Tutte pagano un affitto o hanno in corso una convenzione con l’Amministrazione comunale.
Tutte questa mattina hanno appreso che il Comune ha deciso di sfrattarle. Se potranno acquisteranno i loro locali oppure finiranno in strada nel giro di qualche settimana, proprio nel bel mezzo dell’estate.
Del resto già era stata sfrattata nelle scorse settimane Emergency che per fortuna ha trovato una sua sede grazie alla Cooperativa Nuova Torretta.
Le associazioni a Sesto sono sempre state una forza portante della città e il Sindaco di questo ha paura, ha provato a cacciarle parlando di affitti, di metterle a tacere annullando l’assemblea delle associazioni e colonizzando la consulta e ora le butta per strada per fare ferocemente cassa.
Nulla hanno da dire il neo assessore Lanzoni, eletto in Consiglio comunale con la lista Sesto nel Cuore che faceva del sostegno al volontariato l’asse del suo impegno politico e che ora partecipa a questo sfratto che per molte associazioni vorrà dire la fine o comunque una difficoltà gravissima e l’Assessore Roberta Pizzochera che nel passato si è proposta come interlocutrice delle Associazioni e che oggi ha prudentemente spento il telefono?
Il Pd denuncia questo grave attacco alla struttura civile di Sesto San Giovanni ed esprime la propria solidarietà alle Associazioni così duramente colpite. Si impegna sia col proprio gruppo consiliare che nella città perché questo atto irresponsabile non abbia successo insieme a tutte le altre forze politiche di opposizione e con quanti condividono la condanna per questo grave attacco all’associazionismo sestese.
Noi confidiamo che le associazioni si risolleveranno ma siamo consapevoli che per farlo avranno bisogno dell’aiuto di tutti i cittadini responsabili e che Di Stefano e i suoi da questa storia abbiano solo da vergognarsi per il male che stanno ulteriormente facendo alla nostra città.
Nicola Lombardo Segretario Cittadino Partito Democratico Sesto S. Giovanni