Sesto, Sinistra Italiana: diritti dei dipendenti comunali calpestati

Comunicato di Sinistra italiana SestoSg “Peppino Impastato”

DIRITTI DEI DIPENDENTI COMUNALI CALPESTATI: PIANGERE PER NON RIDERE

Che ci sarebbe stato da ridere rispetto al rapporto tra l’allora eventuale Sindaco Di Stefano e i dipendenti comunali, l’attuale Sindaco ce lo aveva già fatto capire quella lontana sera estiva in cui, dopo pochi minuti dall’inizio del dibattito, aveva lasciato il tavolo di discussione dicendo che la platea era troppo aggressiva.

In quest’ultima settimana poi abbiamo avuto la conferma di quanto la partita dei lavoratori del Comune fosse in realtà già nei piani di Di Stefano che con l’unico intento di “fare cassa” non si fa problemi a calpestare i diritti di quegli uomini e quelle donne che davvero reggono il funzionamento della macchina comunale.

A fare da spalla al fugace Sindaco sta poi il recitante Caponi, capace di interpretazioni piene di pathos che ricordano tanto i film di Nino D’angelo dei ruggenti anni 80.
In un intervento colmo di imprecisioni e di scarse verità attacca con tanta bassezza chi gli sta di fronte dimostrando il basso valore politico e amministrativo che lo contraddistingue: inizia parlando di assunzione di responsabilità per poi acconsentire a togliere ai lavoratori una somma che, non solo, era un loro diritto ma che era anche già stata stanziata.

Ve la ricordate la Fornero che piangeva? Ecco, uguale.

Si assuma davvero le sue responsabilità Vice Sindaco Caponi affermando che, questa volta si, si è fatto quanto molte volte le abbiamo sentito dire rivolto alla vecchia Maggioranza consiliare “mettere le mani nelle tasche dei cittadini” e, magari, se ne vergogni anche un po’.

E laggiù, spiaggiati sulle poltrone rosse, stanno i consiglieri comunali di Maggioranza, quelli che qualche giorno fa con arroganza e incompetenza hanno dimostrato di non sapere cosa sia e come funzioni un emendamento ad una delibera. Bravi replicanti eseguono gli ordini senza pensare, e forse capire, che cosa stiano effettivamente facendo.

Si, ci sarebbe da ridere se solo non ci fosse da piangere a guardare l’inettitudine e l’incompetenza con cui si sta amministrando la nostra città dal glorioso passato.

Solo disprezzo per chi, dopo anni di accuse a chi gli stava di fronte, dimostra quanto vale con scelte arroganti e prevaricatorie.

Ai lavoratori e alle lavoratrici che vedono calpestare i propri diritti mandiamo tutta la nostra solidarietà e la promessa di essere loro accanto.