Comunicato stampa di Sinistra Italiana di Sesto San Giovanni
CENTRO CULTURALE ISLAMICO: DA PERTINI A DI STEFANO PASSANDO PER QUELLE LEGGI LONTANE LONTANE (MA NON TROPPO)
Nel Consiglio di ieri sera uno degli esponenti della maggioranza se ne è uscito dicendo qualcosa che più o meno intendeva “non importa se la legge è stata fatta dopo ed è stata fatta apposta, mò ce l’abbiamo e ce la teniamo”.
Parlava della Legge regionale riguardo i luoghi di culto, una Legge regionale studiata ad arte per, sembra proprio il caso di dirlo, togliere la terra sotto i piedi, in particolare, alla comunità islamica sestese.
Per altro una legge nata dopo gli accordi presi e una legge che, da nessuna parte sta scritto, non è retroattiva e quindi non vale per il caso in esame anche se l’assessore Lamiranda finge non sia così.
Ci piace rispondere a questa un po’ povera affermazione volgendo lo sguardo a 2 momenti del nostro passato non troppo remoto.
Il primo ci riporta a quando negli anni 70 era Presidente un ex Partigiano che non aveva paura a dire “Quando un governo non fa ciò che vuole il popolo, va cacciato via anche con mazze e pietre”.
Bene, è per questo principio, caro Consigliere, che riteniamo che se una legge è sbagliata un’amministrazione (è ancora di più la sua parte civica) deve avere il coraggio di andarle contro per andare, invece, incontro al Bene Comune della propria cittadinanza.
Con l’altro sguardo poi guardiamo un po’ più indietro alla promulgazione delle Leggi Razziali, Leggi che uomini e donne aventi la nostra stessa tradizione politica (non partitica, politica) hanno orgogliosamente non rispettato.
Ecco, quella di ieri, una delibera squisitamente politica sostenuta tanto dal centrodestra quanto dal polo civico, è una Legge razziale.
C’erano altre strade. C’erano ma si è preferito evitarle.
Di buono, forse, c’è solo che da ieri a Sesto Fs i treni passano in orario.
Sinistra Italiana
Circolo Peppino Impastato Sesto San Giovanni