Sesto: sinistra contro trasformazione azienda farmacie in SRL

Dichiarazione di voto congiunta Fds e Sel in Consiglio Comunale

La delibera di trasformare l’Azienda speciale farmacie comunali, in una SRL, con un passaggio da societa’ pubblica a societa’ di diritto privato) non ci convince in quanto non crediamo aiuti la realizzazione del difficile percorso che nei nostri interventi abbiamo descritto e potrebbe anzi venire letto come una seppur iniziale apertura ad ipotesi di privatizzazione, essendo la srl una societa’ di diritto privato. Non ci convince il fatto che venga venduta, anche se parzialmente, dopo aver sacrificato soldi pubblici per risanarla e dopo aver conferito immobili pubblici, quindi dei cittadini, per creare la nuova srl.
I nostri partiti Federazione della Sinistra e Sinistra Ecologia e Libertà sono convinti che l’azienda farmacie comunali abbia bisogno di tutto il credito, la solidità e l’autorevolezza che le deriva dall’essere parte dell’amministrazione comunale e che ogni sforzo in questo senso potrà in futuro essere ricambiato anche in termini di utili per la collettività, come avviene in tante altre città d’Italia. Vi e’ una notevole differenza nel chiedere un prestito per potenziare e migliorare la propria attivita’, come azienda speciale di proprieta’ comunale, e chiederlo invece come srl. L’azienda speciale offre maggiori e sostanziali garanzie.

I nostri dubbi, gia’ forti in precedenza, sono stati rafforzati dall’andamento previsto dell’azienda speciale nel 2014, e dal palese ottimismo per una chiusura in positivo gia’ per l’esercizio in corso, il tutto senza la trasformazione in s.r.l. In commissione ci e’ stato detto che la posizione dei dipendenti e delle organizzazioni sindacali rispetto alla costituzione della s.r.l., non e’ mai stata favorevole.

I lavoratori si sono impegnati strenuamente in una impresa estremamente impegnativa, mettendo in campo tutta la loro professionalita’. Lavoratori che da subito hanno manifestato il loro attaccamento all’azienda e alla citta’, aumentandosi l’orario lavorativo a parita’ di stipendio e congelando i premi aziendali, pur non avendo nessuna colpa di questa deriva dell’azienda. Ripartiamo da queste certezze. Ripartiamo dai e con i lavoratori.