Sesto: Sig. Sindaco chieda scusa

C’è poco altro da dire su questa situazione incresciosa. Personalmente mi ha dato il voltastomaco. Il Sindaco della nostra Città, oltre a dimostrare spesso di non voler essere il Sindaco di tutti, trova il modo di offendere profondamente anche la memoria di chi ha sofferto l’orrore del nazi/fascismo e di chi ancora oggi ne soffre! Mario Piromallo

La Tazzina di Caffè (amara)

BY DIALOGONEWS on 12 OTTOBRE 2020 • ( 0 )

Gentile Sindaco di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano, sono esterrefatta per il modo di comunicare l’arresto di un delinquente, paragonando le sue malefatte, pur condannabili, alla Notte dei Cristalli. Lei banalizza un fatto storico terribile, il momento in cui iniziò la Shoah, la persecuzione e l’uccisione programmata di milioni di ebrei, da parte della Germania nazista.

È certo di voler offendere la memoria delle vittime di quell’orrore? Tra i suoi cittadini ci sono famiglie che ricordano il sacrificio dei propri cari nei campi di sterminio, i luoghi dove la ferocia nazista ha rinchiuso e ucciso donne, uomini, bambine e bambini. Persone di etnie, religione, credo politico, omosessuali e disabili fisici e psichici sono state private di dignità, torturate, violentate, usate come cavie, uccise.

Mentre le scrivo ho ancora negli occhi le montagne di occhiali, i capelli rasati e accumulati per farci tappeti, su cui i soldati nazisti avrebbero camminato; la montagna di scarpe ammassate e abbandonate da persone che sarebbero diventate cenere dopo che i loro corpi senza vita venivano trascinati e ammucchiati, da altri prigionieri, per poi essere bruciati nei forni.Gentile Sindaco, mi fermo qui. Perché voglio smettere di pensare e quello che durante la mia visita ad Auschwitz ho visto e ho provato. Chieda scusa Sindaco, chieda scusa, ad ogni vittima e ad ogni cittadino e cittadina. Ida Spalla.

“La nostra tazzina non ha bisogno di aggiungere altro. Per la serie: ” Grido di disperazione ed ammonimento all’umanità sia per sempre questo luogo dove i nazisti uccisero circa un milione e mezzo di uomini, donne e bambini, principalmente ebrei, da vari paesi d’Europa. Auschwitz – Birkenau 1940-1945″. (Epitaffio posto all’ingresso del campo di concentramento di Auschwitz)