Sesto: siamo alla frutta…ora sfratti con le cattive

di Giovanni Urro

Ieri sera ho vissuto un’esperienza allucinante che mi ha dato e tuttora mi dà molto da pensare (male).

Alle 20.15 sono stato chiamato al cell da A.G. Mi dice di aver saputo (lui non è a Sesto) che nel palazzo dove vive i carabinieri stanno eseguendo uno sfratto. Alla mia incredulità (gli sfratti non avvengono all’ora di cena) mi chiede se posso andare a vedere cosa stesse succedendo. Vado.

Mi trovo davanti ad una famiglia di 6 persone (marito, moglie, 3 figli e una nonnina) buttata fuori di casa dal proprietario della stessa e da 4 energumeni con la forza. Ci sono i carabinieri che stanno convincendo la famiglia dei malcapitati ad andare in ospedale (fuori ci sono 2 ambulanze). È chiaro (perché lo dicono loro) che i carabinieri hanno solo fretta di chiudere l’intervento. Ho provato a spiegare loro che per gli sfratti esiste una procedura, che non può prevalere la violenza della giustizia faidate, che il caso può diventare un pericoloso precedente, che c’erano 3 minori e un’anziana per strada… Nulla. Ho chiamato il sindaco che mi ha addirittura risposto! Mi ha detto che avrebbe chiamato in caserma per chiedere spiegazioni ai carabinieri ma poi non si è fatto più sentire.

Ma il paradosso viene dopo. La famiglia cacciata ha sempre pagato l’affitto (550€ per 30 mq) ma in nero. Temendo di essere cacciato perché non poteva dimostrare di aver pagato, l’ultima volta l’inquilino ha fatto un vaglia. Questo ha scatenato il proprietario che prima lo ha minacciato verbalmente, poi lo ha aggredito in strada (beccandosi la prima denuncia) e poi ha organizzato il raid punitivo. 

EPILOGO
Ho accompagnato la famiglia al Bassini per le medicazioni del caso. Marito e moglie (sì, anche la moglie) avevano sul corpo vari segni (alcuni addirittura di morsi di denti) della colluttazione. Lì sono stati raggiunti da un volontario della Comunità di Sant’Egidio che li segue da anni e al quale ad un certo punto li ho affidati. 

Stamattina faranno denuncia. Poi non so… Di certo a casa loro dubito che potranno rientrare. Tra l’altro hanno lì tutte le loro cose. La nonnina non è riuscita a prendere nemmeno le scarpe prima di uscire ed è arrivata in ospedale scalza.

DOMANDA
In questa giungla dove un evasore fiscale può organizzare un raid violento contro donne, vecchi e bambini per difendere la sua volontà di evadere le tasse, come ci si potrà difendere dalla legge del più forte e dalla violenza?