Premessa: si parla di Morosità incolpevole quando l’inquilino non può più pagare i canoni di locazione perché si trova in una delle condizioni di morosità incolpevole dovute a perdita del lavoro per licenziamento, cassa integrazione, malattia grave, ecc.
In questo caso è possibile accedere agli speciali fondi istituiti dalla legge e opporsi all’intimazione di sfratto per ottenere così la possibilità di continuare a rimanere nell’alloggio.
In pratica, al moroso incolpevole a cui è stato intimato lo sfratto è data la possibilità di saldare il proprio debito accedendo alle risorse economiche messe a disposizione dallo Stato. Vediamo chi può farne richiesta.
Ieri, mattinata molto impegnativa dell’Unione Inquilini, in difesa di una famiglia Georgiana, di una mamma con due gemelline di sei anni che ha ricevuto uno sfratto esecutivo in via Marconi 154 a Sesto San Giovanni.
L’Unione Inquilini ha organizzato l’ennesimo picchetto, difendendo questa famiglia la quale ha ricevuto dal Ministero degli Interni del riconoscimento dello status di rifugiata politica, pertanto l’Italia deve adottare ogni mezzo di impedire il ritorno in patria adottando ogni possibilità tra cui la difesa personale che l’Italia a sottoscritto e ratificato.
l’amministrazione Comunale guidata dal Sindaco e l’assessora alla casa, negano costantemente che a Sesto San Giovanni non esiste emergenza abitativa e quindi non erano presenti al picchetto di ieri. Questo comportamento dimostra la mancanza di rispetto quando si tratta di difendere la salute e la sicurezza, specialmente nei confronti di bambini minori mentre nelle loro funzioni potrebbero adottare ogni mezzo possibile nel trovare una sistemazione anche provvisoria tipo (SAT) che permette a questa famiglia di garantire un tetto.
La presenza di comitati antisfratto, molte cittadini, due consiglieri di opposizione di sinistra, Hamdy Soad e Michele Foggetta il consigliere Regionale De Rosa delle 5 stelle a dato una svolta positiva informando il Prefetto di sospendere lo sfratto per il motivo di SFRATTO INCOLPEVOLE, dovuto alla Pandemia per la perdita del lavoro della donna e pertanto non ha potuto onorare il pagamento dell’affitto rimandando lo sfratto al 21 Marzo 2023.
La delegazione si è spostata in Piazza Lamarmora, dove è la sede del Sindaco, chiedendo alla segreteria di informare il Sindaco di ricevere una delegazione per presentare una mozione contro questo sfratto.