di Angelo Gerosa In questi anni l’analisi dei risultati elettorali si è complicata a causa dell’aumento altalenante del cosiddetto “partito del non voto”. Pertanto diventa interessante leggere i risultati elettorali in termini assoluti, cioè computando anche gli astenuti.
Applicando questo metodo si rileva che il 20 maggio 2012, al ballottaggio per l’elezione del sindaco su 100 sestesi chiamati al voto 61 non votarono, 27 votarono Monica Chittò e 12 votarono Franca Landucci.
I risultati del primo turno di quelle elezioni permettono di stabilire con sufficiente precisione il colore politico dei 27 elettori di Chittò (16 PD, 5 Italia dei Valori, 3 SEL e 3 PRC) e dei i 12 elettori di Landucci (10 Forza Italia e 2 Lega Nord). Mentre nei 61 non votanti troviamo tutti i 43 sestesi che al primo turno si astennero ed i 19 che votarono altri candidati (8 Caponi, 6 Franciosi, 3 Aiosa, e 2 La Corte).
Più complicati gli spostamenti elettorali delle politiche del 2013 in quanto, sempre su 100 sestesi chiamati alle urne, rispetto al risultato del primo turno delle comunali, 19 abbandonarono il partito del non voto (che scese da 42 a 23), 11 le liste di Caponi e Aiosa (che non appoggiarono alcun partito nazionale) ,e 8 i partiti pro Ingroia (IdV, PRC e verdi che scesero da 10 a 2). Mentre il centrosinistra senza IdV e PRC ne guadagnò 10 (sale da 19 a 29) il M5S ne guadagnò 10 (da 6 a 10) il centrodestra con la Lega ne guadagnò 9 (da 12 a 21), e Monti ne guadagnò 8. In conclusione dei 38 sestesi che abbandonano il partito del non voto, le liste civiche ed i partiti pro Ingroia, ne ritroviamo 37 nei 4 poli di Bersani, Grillo, Monti e Berlusconi ed 1 da Oscar Giannino (lista “per fermare il declino” ).
Altrettanto complicati gli spostamenti delle europee del 2014 in cui, 23 sestesi transitano da civiche, sinistra e non voto a PD, IdV, Alfano e Lega. Per la precisione, rispetto alle comunali, 11 sestesi “orfani” delle liste civiche, 4 che abbandonano il partito del non voto (che scende dal 42 a 38) e 8 che abbandonano Idv, Verdi e liste pro Tsipras (che complessivamente scendono da 13 a 5) approdano al M5S (che sale da 6 11), al PD (che sale da 16 a 29), ad Alfano che ne piglia 3 ed alla Lega che aumenta di 1. Anche in questo caso i conti tornano.
Per finire il referendum del 4 dicembre 2016 dove su 100 elettori sestesi 39 hanno votato NO, 33 hanno votato SI e 28 non hanno votano. Questo significa che dei 10 sestesi che tra le elezioni europee ed il referendum abbandonano il partito del non voto 9 hanno votato NO e 1 ha votato SI.
p.s. a mio modestissimo avviso il risultato del referendum del 4 dicembre, comparato con il risultato delle europee, indica chi è il candidato che parte favorito in vista delle elezioni del prossimo giugno.
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