Postiamo il comunicato dell’Unione degli studenti di Sesto San Giovanni.
Un plauso alle iniziative degli studenti di tutto il paese e particolare attenzione all’Unione degli studenti della nostra città che manifestano legittimamente e giustamente per ottenere i diritti minimi per poter continuare a sperare in un futuro migliore per le generazioni future. Mario Piromallo
Venerdì 10 ottobre: gli studenti entrano in scena!
Venerdì 10 ottobre gli studenti e le studentesse sono partiti da Sesto Rondò per poi raggiungere gli altri studenti di Milano a largo Cairoli, per protestare contro una proposta di riforma della scuola calata dall’alto, senza un reale coinvolgimento degli studenti.
Il governo pretende di chiamare partecipazione una consultazione online nella quale le linee guida sono già calate dall’altro e gli studenti non hanno una reale possibilità di portare le loro proposte. Inoltre a questa consultazione, per la quale è richiesto solo un indirizzo email, ciascuno può votare quante volte vuole, spacciandosi per studente, professore o preside.
Le linee guida del governo sono chiare: vuole sottomettere la scuola agli interessi di privati che potranno avere manodopera gratuita attraverso il meccanismo scuolalavoro proposto dal governo; sistema che pone studenti e studentesse a dover lavorare gratis e senza diritti.
L’Unione degli Studenti rivendica da tempo la necessità di adottare e applicare uno Statuto degli studenti e studentesse in stage, per impedire lo sfruttamento di manodopera gratuita per un lavoro che non è neppure formativo.
Ma il lavoro gratuito e precario è il modello che il governo vuole seguire, con la normalizzazione della precarietà lavorativa. Expo rappresenta la punta dell’iceberg di questo sistema: 18500 giovani verranno chiamati a lavorare gratis per questo megaevento che trasformerà Milano in una vetrina, senza guardare agli interessi dei cittadini, e che sarà un’occasione per l’arricchimento di pochi e per speculare.
Gli studenti e le studentesse sono scesi in piazza in tutta la Lombardia e in tutta Italia per entrare in scena e pretendere il protagonismo che spetta loro.
Sono scesi in piazza per rivendicare una scuola gratuita, pubblica, laica e di qualità.
Gli studenti sono scesi in piazza per un’altra idea di scuola, respingendo la competizione e l’individualismo in favore della cooperazione.
Gli studenti sono scesi in piazza per il Diritto allo Studio: in un momento di crisi, durante il quale sempre più studenti non possono permettersi di studiare, il governo ritiene non importante investire per garantire a tutti la possibilità di studiare.
Gli studenti sono scesi in piazza contro la scuolaazienda voluta dal governo, perché l’Istruzione non può essere sottomessa al Mercato del lavoro, e deve invece avere un ruolo rivoluzionario per la trasformazione della società.
Siamo scesi in piazza per affermare con forza che il futuro è nostro e ce lo riprenderemo.
Unione degli Studenti Sesto SG