Pelucca si è ritirata quindi, insieme alle altre due cooperative che avevano inizialmente manifestato il loro interesse, mentre quella presentatasi non aveva le caratteristiche corrette.
Cade qui di un progetto politico tanto sbandierato; il fallimento del bando ha dimostrato definitivamente come la strada percorsa, a dispetto delle proposte dei lavoratori, dei sindacati, e di una parte lungimirante della politica cittadina, fosse sbagliata e dannosa.
Il Centro, come avevamo già detto, così non è evidentemente appetibile e, nel caso di Pelucca, forse non si sono costruiti i percorsi corretti affinché il progetto della creazione di un polo sociale legato al territorio in quella Fondazione e la gestione del Centro da parte di una realtà controllata anche dall’Ente, fosse possibile.
Il fatto sconvolgente, come si evince dal comunicato stampa dell’Amministrazione, è che si vuol procedere ad un ulteriore bando ALLE STESSE CONDIZIONI.
Sbagliare è umano ma perseverare…Intanto, senza neanche attendere l’esito del bando di assegnazione, qualche giorno fa il Centro per DISABILI è stato SVUOTATO della parte Amministrativa, del servizio sociale e dello sportello badanti senza neanche avvisare le famiglie della data del trasloco.
Oggi in quell’atrio ci sono quattro sedie ed una poltrona. Riepilogando: nessun gestore, Centro svuotato, molto malcontento, clima di sfiducia e rassegnazione da parte delle famiglie, personale incredulo ed arrabbiato, pessimo servizio alla città e tutto questo nonostante le nostre proposte , quelle sindacali e quelle di qualche politico ancora competente e lungimirante.
Questa è la qualità perseguita dall’Amministrazione e questa la politica sulla disabilità e su un Centro definito di “eccellenza” per persone fragili.
La pervicacia con la quale si è proceduto al nostro smantellamento è ormai di tutta evidenza.
Ricomincia la lotta. Ricominceremo ad informare la città intera.
La fiducia è finita e ora esiste una questione di RISPETTO DOVUTO verso chi, in queste condizioni, continua ad occuparsi di disabili quotidianamente.
ORA BASTA.
Delegato sindacale CGIL RSU Sergio Settimio