Sesto: rondò amaro per il consigliere Lamiranda

imagesCAQPEKT1-150x150[1]“Ogni tanto dorme persino Omero”, dicevano gli antichi, ed allora perchè stupirsi del fatto che il consigliere avvocato Lamiranda, partito lancia in resta contro l’ennesima scelta, a suo dire, da annullare, della giunta Chittò, prenda un granchio?
Lamiranda, codici alla mano, dopo aver letto che la Giunta Comunale ha accettato la sponsorizzazione di un’aiuola in piazza Rondò da parte dell’Edilarcobaleno, osserva che il suo titolare è stato condannato per l’abuso edilizio delle villette di via Pisa, chiede quindi l’annullamento in autotutela della delibera e persino la rimozione del direttore del settore che l’aveva proposta.
Il tutto censurando l’ennesima scelta che negherebbe la discontinuità di questa Amministrazione con il passato.
Gioverà qualche precisazione. Il titolare della ditta, condannato in primo grado e appellante (ad oggi innocente e incensurato, quindi, per legge e Costituzione), può addirittura partecipare a gare d’appalto.
Quanto all’edificazione contestata, e sospesa dal Comune, in via Pisa, il titolare, dopo essere ricorso al Tar, ha poi recentemente presentato una richiesta di permesso di costruire in deroga recependo le prescrizioni di quegli uffici contro i quali era ricorso alla giustizia amministrativa: il Comune ha ottenuto dunque ciò che legittimamente pretendeva.
La sua ditta ha ristrutturato un edificio in Piazza Rondò, occupando temporaneamente, previo pagamento della tassa per l’occupazione di suolo pubblico, l’aiuola prospiciente, l’ha poi risistemata e migliorata e infine presa in cura nell’ambito del progetto Bene Comune con una sponsorizzazione per la quale il Comune non sborsa un euro, ma beneficia del lavoro necessario per il mantenimento dello spazio a verde. Dove sarebbe il danno per il Comune, da cosa dovrebbe l’Amministrazione autotutelarsi?
Forse Lamiranda ha in mente, se non uno Stato di polizia e del terrore, almeno un comune con quelle caratteristiche: glielo lasciamo tutto, sorridendo anche un po’ sulla sua scivolata odierna.
Del resto, la giustizia è cosa serissima, il giustizialismo, francamente, assai meno.
(sestosg.net)