Sesto: ricominciare a fare “Politica” dove regna la “non politica”

di Michele Foggetta

RICOMINCIARE A FARE POLITICA DOVE REGNA LA NON POLITICA

Ricominciare a fare politica a Sesto è dura. Lo è per noi che veniamo fuori da una sconfitta non indifferente con quella sensazione di aver sbagliato tutto che questa si porta dietro. Ma credo che sia dura per tutta la città, una città, Sesto, dove ormai regna la Non Politica, e i fatti di ieri lo dimostrano nel peggiore dei modi.

Ieri Sesto Nel Cuore ha dichiarato la propria definitiva uscita dalla maggioranza capitanata da Di Stefano. Questo è un fatto. Da qui si è scatenato un putiferio di comunicati e post pubblici che o insultano quel che rimane del Polo Civico, oppure richiamano i pochi sopravvissuti caponiani verso una nuova rinascita, verso una nuova Santa Alleanza per sconfiggere il napoleonico Di Stefano.

Ecco, per noi Di Stefano non è né Napoleone e neanche un mostro, è un sindaco che sta smantellando la città per come la conosciamo e sulle macerie ne vuole costruire un’altra che non ci appartiene. E per noi quella di Sesto non è politica: non è politica il commentare quel che si fa di là, non è politica il fingere che Di Stefano oggi sia meno forte di prima, non è politica vedere Di Stefano come l’unico male di questa città, perché così non è. La Politica è pensare, riflettere e valutare un nuovo modello di città, perché quello di Di Stefano non ci appartiene ma quello precedente non appartiene più ai sestesi, che lo hanno clamorosamente bocciato alle ultime amministrative. Eppure nessuno dei partiti politici dell’opposizione sta in questo momento provando a fare questo banalizzando la bellissima parola “politica” in un patetico “tutti contro il Sindaco”. Chi invece, come noi e pochi altri, ha capito cosa sia la Politica, non è capace di diventare un riferimento e di fare sentire la propria voce, e questo non è meno peggio di quanto fanno gli altri.

Eppure la Politica a Sesto esiste ed è forte ed è praticata, guarda un po’, da chi si identifica nella “non politica” organizzata. Si pensi ai comitati che hanno combattuto per difendere i propri diritti, si pensi a quei giovani che girano con un bellissimo spettacolo sui fratelli Cervi che è un brivido lungo la schiena, si pensi ai genitori della Nostra Famiglia che sabato mattina in conferenza stampa dichiareranno le discriminazioni perpetrate dal Comune di Sesto e  riconosciute in tribunale, si pensi al lavoro di presidio costante di Unione Inquilini. pensi. Si pensi a quel gruppo di ragazze e ragazzi che rispondo no al nome di “Sestante” e che in modo autonomo si è organizzato creando un collettivo che parla di lavoro in un modo sconosciuto, il modo dei giovani.E a nessuna di queste organizzazioni noi pretendiamo di provare a mettere il cappello, risulteremmo ridicoli corrono troppo veloci per noi che, forse solo oggi, ci accorgiamo di quanto siamo rimasti indietro.Ecco, questa è la politica, anche se a farla è la “non politica”. 

La politica, quella autoreferenziale dei partiti, resta impantanata a dichiararsi la soluzione a problemi che lei stessa ha causato.È ora di un cambio di tendenza e a Sinistra, piccoli brutti e cattivi che siamo, vorremmo provare a darlo. 

Michele Foggetta                                                                                                          Sinistra italiana Sesto San Giovanni