di Michele Foggetta
Ringraziamo Michele Foggetta e pubblichiamo di cosa si è discusso e sviluppato in funzione dell’Ordine del Giorno relativo all’ultimo Consiglio Comunale.
La prima delibera parlava della piscina Olimpia di Via Marzabotto. – In pratica, visto l’innalzarsi dei costi delle materie prime e delle bollette, la società che aveva vinto il bando per la ristrutturazione e gestione delle 2 piscine “De Gregorio” e “Olimpia” chiede di stralciare dagli accordi iniziali tutto quanto riguardi la piscina Olimpia che quindi ritorna in gestione al Comune con ancora tutti i lavori da fare e con la speranza che, da qualche parte, arrivino i soldi per rimetterla in piedi. Ho votato contro perché pur sapendo già da tempo che si rischiasse questa situazione la Giunta non ha fatto nulla per evitarla e poi perché questa è l’ennesima dimostrazione di quanto dello Sport al nostro assessore allo Sport (che risponde al nome di Roberto Di Stefano) non importi nulla.
Seconda delibera, una parziale modifica al Regolamento Edilizio per iniziare a rispondere a quanto richiesto da Regione Lombardia. Per ora “una mano di bianco” come ha detto felice Cagliani, le vere modifiche arriveranno più avanti e lì porteremo le nostre osservazioni contrarie alla direzione impostata da Regione e Assessorato sestese.
Poi si sono discusse le due mozioni. Della prima parlerò più approfonditamente in un momento dedicato.
La seconda mozione invece chiedeva alla Giunta di impegnarsi per ricordare gli scioperi del ’43 di cui quest’anno ricorrono gli 80 anni. Ci sarebbe tanto da dire ma mi limito a ricordare il Consigliere Montrasio che nel dibattito sul tema ha parlato di Chiara Ferragni e il Consigliere Ghezzi che dice “io voto a favore ma sono contro gli scioperi” dimostrando con questo messaggio, probabilmente rivolto al suo datore di lavoro più che alla Città, di non avere capito nulla della mozione.
Per questa mozione, si sono astenuti invece Lega e Fratelli d’Italia perché “e allora le foibe”? Io ho risposto che le foibe sono state un crimine, si, e negarlo sarebbe antistorico ma altrettanto antistorico è il dimenticarsi, come fanno loro, più di due decenni di occupazione illegale e fascista di Istria e Dalmazia. Nessuna giustificazione ad un terribile crimine di guerra, semplicemente Storia che loro o non sanno o fingono di non sapere.