Sesto: quando i servizi sociali diventano un “nemico” da abbattere

PENTAGRAMMA POLITICO / Quando i servizi sociali diventano un “nemico” da abbattere in nome dell’ideologia la politica compie un passo indietro
   Piccoli e Grandi è stato sin dal primo giorno, per la giunta Di Stefano , il nemico da abbattere. Un servizio che probabilmente faceva e fa scattare la mosca al naso agli amministratori. Con una serie di gaffe il primo cittadino aprì il contenzioso, dando mandato ai servizi per una rapida chiusura. Dopo le proteste, rimbalzò la responsabilità sui dipendenti, promettendo alle mamme intervenute in massa, sotto il palazzo comunale, che nulla sarebbe cambiato.

In quella occasione la titolare politica, l’ex assessore Tittaferrante, si diede alla fuga. Subito dopo con un’operazione degna delle tre carte, la giunta aumentò la tariffa del 500%. Oggi dopo mille promesse, l’amministrazione che nel frattempo ha una nuova titolare ai Servizi sociali, ritorna all’attacco. Di fronte alle famiglie e al comitato mamme preoccupati per la chiusura, che in segno di protesta manifesteranno ancora sotto il palazzo comunale, la nuova assessore Roberta Pizzochera, in un comunicato stampa afferma che la manifestazione nasce da: ” …informazioni parziali, errate e a tratti mistificate “e che : ” …Piccoli&Grandi è un servizio che c’è e che resta aperto alla città, non viene chiuso, bensì resta nella medesima sede e con una modalità che garantirà un aspetto educativo pedagogico di continuità. Si trasforma, arrivando potenzialmente a coprire le coppie in dolce attesa e i bambini fino a 6 anni. Per questo tipo di servizio chiederemo l’ausilio della Cooperativa Colce in via sperimentale. In questo modo potrà allargarsi la platea di persone interessate…”.

Chiude minacciosa affermando che non tollererà più: “ …prese di posizione chiaramente ideologizzate o spinte da rappresentanti politici. Su Piccoli e Grandi la strumentalizzazione politica voluta dall’opposizione squalifica il confronto nel merito”. Premesso che Piccoli e Grandi nasce da una specificità  che l’assessore farebbe bene a studiare, che era quella dell’approccio socioeducativo con attività ludiche dei bimbi da 0 a 3 anni, e che la nuova proposta, invece, è tutt’altro, la cosa che, da una personalità politica che si dichiara liberale al mattino, pomeriggio e sera  proprio risulta inaccettabile, è il disprezzo  della funzione critica  di quel cosiddetto civismo di cui Lei fieramente ostentava in campagna elettorale nelle file di Sesto nel Cuore ed oggi con la vicinanza ad Identità Civica.

Un vecchio liberale diceva: “Riguardo ai propri problemi, la gente è sempre molto conservatrice. Riguardo a quelli degli altri, è sempre molto liberale”.  Noi che siamo molto più prosaici, invece, riteniamo che: ” …I governi diventano liberali solo quando vi sono costretti dai cittadini“.  (Mangiafuoco)

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