NOSTRO SERVIZIO In passato stimare il valore di un alloggio era semplice: un tot. al metro quadrato con un determinato aumento se ben posizionato, una certa diminuzione se malconcio e così via.
Ora questa stima è praticamente impossibile e curiosando nei prezzi indicati negli annunci delle case in vendita si trovano le quotazioni più disparate.
A Sesto San Giovanni per alloggi, semicentrali, costruiti nella stessa epoca e più o meno del medesimo stato manutentivo vi sono annunci con prezzi di 2mila euro a mq e annunci con cifre anche superiori ai 3mila euro al mq.
Per comprendere la logica di questo mercato impazzito occorre considerare i tempi di vendita che, per gli alloggi “sovrastimati”, sono diventati sostanzialmente eterni (vi sono cartelli vendesi vecchi di anni).
Il motivo di questa giungla è ben noto ai professionisti del settore che mi spiegano: “quando si tratta di stimare la propria abitazione per metterla in vendita i sestesi diventano degli incrollabili ottimisti. Anche in piena crisi credono ciecamente che il loro immobile non si sia deprezzato e continuano a fantasticare valori completamente fuori mercato. Puoi provare a farli ragionare ma 9 volte su 10 si rifiutano perché basano le loro stime su annunci di case altrettanto sovrastimate. Case ovviamente invendute”.
Invendibilità che arriva a colpire anche gli alloggi posti all’asta giudiziaria, che, nonostante la realistica stima peritale, a causa della cronica mancanza di domanda, spesso vengono aggiudicati solo dopo ripetuti ribassi d’asta.
In città si sente accompagnare queste considerazioni con previsioni pessimistiche sulla possibilità di porre sul mercato gli immobili che verranno costruiti sulle ex aree Falck. Pessimismo non del tutto condivisibile in quanto il mercato del nuovo e, sopratutto, degli immobili di qualità, risente molto meno della crisi.
Angelo Gerosa