Nella lettera pubblica dei lavoratori si indica l’amministrazione Comunale come responsabile di scelte che sarebbero la causa delle difficoltà in cui si trova attualmente il Geas Nuoto.
Crediamo sia opportuno fare un po’ di chiarezza rispetto alle dimensioni delle difficoltà in cui versa la società per cercare di ricostruire le responsabilità di alcune scelte fatte in questi anni.
Intanto è importante sottolineare che, per quanto ne sappiamo, non esiste a tal proposito alcuna comunicazione ufficiale della società.
Le bollette non pagate riguardano i costi dell’acqua: nello specifico tre annualità, per un importo complessivo vicino ai 180.000 €.
Ai quali però si aggiunge il costo del gas non pagato di circa 150000 €.
Va inoltre specificato che, di queste difficoltà, non c’è traccia nei rendiconti consegnati ai nostri uffici e dunque imputare l’Amministrazione Comunale come origine delle difficoltà stesse, la cui portata è decisamente elevata, non può avere nessuna credibilità.
Proviamo però a ricostruire alcuni passaggi trascritti nella lettera.
Convenzione Fin (federazione italiana nuoto) Geas Nuoto 2011
E’ abbastanza bizzarro che si imputi alla convenzione l’origine delle difficoltà.
Nel 2011 l’Amministrazione Comunale ha siglato un accordo con FIN per la gestione degli impianti natatori, in virtù di questo il Geas Nuoto ha ottenuto la gestione operativa dalla Federazione, delle piscine sestesi a fronte di un corrispettivo annuo di 90.000 €.
La legge consente, infatti, di assegnare direttamente alle federazioni la gestione degli impianti senza alcuna necessità di gara, escludendo e penalizzando altri soggetti, dalla possibilità di partecipare alla gestione.
Prova della forte volontà del Geas nuoto di volere la convenzione, e’ che anche in occasione della sua scadenza di quest’anno ha chiesto più volte di rinnovarla.
L’amministrazione comunale, invece, ha creduto più opportuno costruire un bando pubblico a cui potranno partecipare più società.
Apertura della piscina Carmen Longo
L’Amministrazione Comunale ha scelto di non aprire la piscina estiva perché trovava sbagliato spendere molti soldi in una struttura che sicuramente dall’anno prossimo, alla scadenza della convenzione, nessuno più avrebbe voluto gestire.
Va comunque evidenziato come, in tutte le comunicazioni del Geas Nuoto, si sottolinei che molte delle difficoltà economiche della società nascano dalla poca o nulla redditività della Carmen Longo.
Eppure, nei dati di fatto, è stata proprio la dirigenza di Geas Nuoto ad offrire la possibilità di aprire la piscina Saint Denis per continuare ad offrire un servizio alla città, senza informare l’amministrazione comunale della avversità in cui si trovava.
Purtroppo, a distanza di quasi dieci giorni dalla chiusura del servizio, non è giunta ancora alcuna comunicazione all’amministrazione comunale in merito alle intenzioni di Fin e Geas Nuoto.
Come Amministrazione stiamo ovviamente valutando tutti i passi volti a tutelare i cittadini e i danni che potrebbero configurarsi dall’interruzione di un pubblico servizio.
Poiché crediamo che i lavoratori del Geas Nuoto siano un patrimonio per la società e per la città, la nostra azione sarà finalizzata alla tutela di questa risorsa e ci rendiamo sin d’ora disponibili ad incontrare i lavoratori, per condividere con loro tutte le informazioni e le proposte per il futuro.
Andrea Rivolta