Di Antonella Zambelloni. È iniziato con enorme entusiasmo e successo anche il secondo semestre della Civica Fototeca Tranquillo Casiraghi, presso Villa Visconti d’Aragona, in via Dante 6, a Sesto san Giovanni.
Abbiamo cominciato con l’inaugurazione dello scorso 19 settembre della mostra di Ernesto Mezzera “Gli altri siamo noi”( ancora visitabile fino a sabato 10 ottobre). L’autore ha rivolto la sua attenzione alla sindrome di Down, andando oltre l’indifferenza e il pregiudizio. Con queste immagini l’autore fornisce il suo contributo per una doverosa conoscenza, insegnando ad amare e rispettare i più deboli.
A seguire, dal 17 ottobre fino al 7 novembre “Di boschi, di acqua, di terra” di Erminio Annunzi, artista e docente della fotografia italiana, infaticabile nell’impegno di divulgare questa particolare arte. Una mostra paesaggistica ma non realista, in cui sono percepibili le influenze artistiche, la memoria e la riattualizzazione fotografica, in suggestioni intimiste ricche di molteplici sfumature.
In contemporanea, sarà inoltre inaugurata al piano terra ReLax, la mostra fotografica di Mauro Conti visitabile negli orari di apertura della biblioteca per tre settimane. ReLax rappresenta la ricerca del “luogo in cui ritrovarsi, diventare finalmente Re, padroni della propria vita, lontani dalla frenesia e dalla tecnologia”.
Il 14 novembre verrà consegnato l’ambito premio Fantini a Francesco Cito e si coglierà l’occasione per inaugurare anche la sua mostra, “Coma, vite sospese”. Le immagini del grande fotogiornalista portano con sè quella relazione profonda che c’è tra il vivere e il morire, quell’intervallo sospeso abitato dall’amore e dalla fatica di chi si prende cura, dove percezione del tempo e dello spazio, sentimenti, realtà individuale e sociale sono fragili. Racconta la vita sospesa Cito, attraverso il silenzio dell’attesa, del dolore, del cordoglio di chi aspetta.
In contemporanea sempre al piano terra verrà inaugurata la collettiva del GFS 2015 visitabile negli orari di apertura della biblioteca per tre settimane.
E chiude l’anno, con l’inaugurazione il 12 dicembre, la mostra “Amore incondizionato” di Antonio Grassi e i testi di Tina Toma. Grassi rappresenta lo sviluppo armonico di un sentimento, quello tra la madre e un figlio. Tina e Bartolomeo mettono in scena la loro vita, le loro paure, i loro affetti. Il tutto incorniciato dai testi della Toma, che ci lascia l’immagine eterea del figlio.
“La prima parte dell’anno ci ha regalato numerose soddisfazioni” commenta Grassi “ e proseguiamo con questo secondo semestre con un filone particolare, il racconto di esperienze di vita pesanti da cui, attraverso l’arte e la forza del proprio animo, si è usciti, in qualche modo. Raccontiamo della lotta, della rinascita, della vita”.
Per maggiori informazioni è possibile contattare il numero 02/36574350 o scrivere a fototeca.sesto@csbno.net o visitare il sito http://www.gieffesse.it/beta/la-fototeca.