Sesto: presidio dell’Unione Inquilini

27 SETTEMBRE 2013. Il presidio organizzato dal Comitato per il diritto alla casa e dall’Unione Inquilini ha visto la partecipazione di decine di famiglie di sfrattati e di neo assegnatari.
L’iniziativa ha preso l’avvio con una distribuzione di volantini contro la scelta dell’Aler di lasciare vuoti dieci appartamenti in una situazione di grave emergenza abitativa (famiglie ospitate in residence, più di 1.000 domande in graduatoria, cento sfratti esecutivi, ecc.).
Dopo la distribuzione dei volantini abbiamo tenuto nella via un’assemblea nella quale è emersa la necessità di aumentare la pressione politica nei confronti:
– Dell’Aler , ora commissariata, che non si è dimostrata in grado di svolgere il suo ruolo di gestione e rilancio dell’edilizia pubblica (contratti di quartiere fermi, accordi sulle manutenzioni disattesi, manutenzioni urgenti con il contagocce, ecc.)
– Dell’Amministrazione comunale che sembra non rendersi conto della gravità della situazione, che non ha realizzato, se non parzialmente, il vecchio piano casa, che non sembra in grado di predisporne un altro
Durante l’assemblea alcuni inquilini sono entrati nelle proprietà dell’Aler ed hanno affisso degli striscioni con la scritta “Casa occupata” come simbolo della volontà di affermare il diritto alla casa e di difendere una parte del patrimonio pubblico che l’Aler lascia nel completo abbandono.
Le case di via Camagni, dopo anni di mancati interventi, non sono abitabili e il rischio è che vada perso un pezzo di Sesto che in quelle case individua, oltre che un quartiere di edilizia residenziale pubblica, anche la memoria storica dei villaggi operai della Città fabbrica.
Le famiglie organizzate nel Comitato per il diritto alla casa hanno fatto una proposta: l’Aler conceda le case con un contratto di autocostruzione in modo che le famiglie assegnatarie possano provvedere direttamente alla ristrutturazione in conto affitto.
Di fronte all’irresponsabilità dell’Aler questa ci sembra una proposta responsabile e concreta.
Nei prossimi giorni vedremo se sul fronte di via Camagni inizierà a muoversi qualcosa di concreto; sicuramente questa iniziativa non rimarrà isolata perchè la casa è vita e non siamo disposti a farcela negare.
Comitato per il diritto alla casa e l’Unione Inquilini