Con incredulità leggiamo e rileggiamo la dichiarazione su facebook, quindi pubblica, di Federico Maisenti, esponente cittadino della segreteria del PD, che così recita: “Dai 3 milioni di Cofferati al milione della Camusso: c’è crisi anche nella potenza di cammellaggio della Cgil”. Molti di noi sono stati a Roma ieri: abbiamo avuto la sensazione di essere in mezzo a persone, non a un gregge di animali, che con fatica fisica, economica e familiare, sono venute a Roma perché hanno visto una speranza per le persone con le quali vivono, in famiglia e sul luogo di lavoro. Diverse persone con le quali abbiamo viaggiato non sono iscritte alla Cgil: molte invece sono le persone che avrebbero voluto venire ma non hanno potuto per difficoltà economiche, oltre che per la fatica fisica di chi viene da Milano, come da Catania o Sassari. Ancor prima per le difficoltà che oggi sono create dalla realtà lavorativa, di una classe frammentata e con condizioni di lavoro notevolmente diverse da quelle soltanto di 10 anni fa. Tutto questo, invece di porre interrogativi, può indurre al sarcasmo un dirigente politico? Ma perché ridicolizzare ed offendere un così vasto numero di persone, come quelle della manifestazione di ieri, che sono il motore reale del paese poiché lavorano, hanno lavorato o vorrebbero lavorare? Nonostante la breve dichiarazione, c’è dell’altro: leggendola si comprende che anche i 3 milioni del Circo Massimo con Cofferati, erano (eravamo) cammellati! A quel tempo tutto il PD, o PDS o DS che fosse, disse e scrisse ben altro, e noi continuiamo a credere che fosse sincero. Ci pare, quella di Federico Maisenti, un atteggiamento ipocrita, e, per altri aspetti, ideologico, nel senso più deleterio del termine. Siamo certi che le parole di Maisenti corrispondano al suo pensiero, trattandosi non di persona qualsiasi ma di un giornalista, che più volte ha dichiarato di essere totalmente libero da condizionamenti di sorta. Proprio per questo siamo preoccupati: perché egli è un esponente di primissimo piano del maggior partito di governo sestese, per la storia che Sesto San Giovanni ha rappresentato e ancora rappresenta.
Silvio La Corte Segretario cittadino del PRC