® L‘amministratore delegato della MilanoSesto, proprietaria delle ex aree Falck oggetto di trasformazione urbanistica, continua nella sua opera di demolizione del Pii vigente targato Renzo Piano; annuncia la disponibilità ad ospitare il nuovo stadio di calcio di Milan e Inter; riafferma la volontà di procedere di corsa verso una variante sostanziale. In tutto questo chiacchierare, l’unica assente è la città.
La giunta Di Stefano appare paralizzata e intimorita, priva di strategia e politicamente alla deriva. La città non è informata, al consiglio comunale non viene esposto nulla. Le uniche notizie sono quelle che “bontà sua” ci da l’amministratore delegato Giuseppe Bonomi, che fa il suo mestiere e cerca in tutti i modi di realizzare il massimo profitto.
Ormai appare certo che si va verso lo spezzatino dell’area, con tutte le conseguenze negative per Sesto e con il pericolo di una forte operazione speculativa. Dicevamo del silenzio dell’amministrazione comunale, un silenzio che denota incapacità, soggezione verso la proprietà, col rischio evidente di perdere definitivamente ogni controllo sull’area.
Un silenzio interrotto solo mesi fa dall’attuale assessore all’urbanistica, che anticipando Bonomi parlava di una revisione del progetto perchè datato (stessa espressione usata da MilanoSesto) e decideva di monetizzare le opere relative alla costruzione di nuove scuole, perchè ritenute superate.
Oggi, dopo quanto sta succedendo, ci è più chiaro il motivo. La scelta della rinuncia a quelle opere di urbanizzazione non solo serviva e serve per fare cassa, ma soprattutto rappresenta il viatico per un totale stravolgimento del Pii vigente, in perfetta linea con l’attuale proprietà.