Sesto. Per non perdere la memoria

“Se qualcuno è morto per me, io voglio conoscere il nome e cognome di chi è morto per me”
diceva un importante poeta cileno.
Nell’ambito del progetto Sestopedia, si sta realizzando sul sito Wikisource.org (biblioteca digitale di Wikipedia), le pagine inerenti tutte le lapidi della Resistenza di Sesto San Giovanni.
In ogni pagina è presente la fotografia della lapide con i nomi e una breve biografia delle persone citate.
Alfine di rendere ancora più accessibili le informazioni e le biografie dei protagonisti saranno apposti dei codici QR che, fotografati con lo smartphone, rimandano alla pagina di Wikisource relativa alla pagina della lapide.
Questo lavoro nasce ed è il risultato di un lavoro collettivo dei volontari del progetto Sestopedia e si basa sulla ricerca storica fatta da Giuseppe Valota, Presidente Aned di Sesto San Giovanni-Monza, già pubblicata nel 2007 nel libro Streikertransport.
Ventimila Leghe partecipa a questo lavoro collettivo e volontario.

Da oggi, per la prima volta in Italia, una città rende digitale le sue lapidi e accanto ai nomi scrive la storia di ciascun resistente e/o deportato.Ecco, noi sestesi ora, potremo conoscere nel dettaglio NOMI e COGNOMI e STORIA di chi ha costruito lo spirtito di una città insignita Medaglia d’Oro al Valore militare nel 1972.I primi codici QR apposti sulle lapidi cittadine sono:

LUNEDI 14 APRILE ORE 11
LAPIDE – VIA CAVOUR 14

MERCOLEDI 23 APRILE ORE 10.30
CIPPO – Piazza IV Novembre

MERCOLEDI 23 APRILE ORE 10.45
LAPIDE – VIA BREDA ANGOLO VIA FIRENZE

GIOVEDI’ 24 ORE 9.15
LAPIDE – VIA FIORANI ANGOLO VIA SAVI

GIOVEDI’ 24 ORE 9.55
LAPIDE – VIA FELICE CAVALLOTTI 206

Il lavoro di pubblicazione su Wikisource terminerà entro aprile 2015 con la digitalizzazione di tutte le lapidi della Resistenza, per le celebrazioni del settantesimo della Liberazione.