Beh, chi l’avrebbe mai detto? Il PD di Sesto non riesce nemmeno più a trovare il bandolo della matassa: quella dell’affidamento del servizio disabili del CDD alla Fondazione Pelucca.
Dopo tutte le altre disgrazie che vi abbiamo già raccontato, ora sta per venire a galla anche la prima parte della verità sull’affidamento del servizio CDD alla Fondazione Pelucca.
Partiamo dai fatti: negli ultimi due anni nella Fondazione Pelucca sono cambiati quattro Direttori Generali, un Vice Direttore ha abbandonato, ed ora, nel giro di due settimane, ci sono stati due Presidenti dimissionari.
Il problema odierno deriva dal capolavoro svolto dall’amministrazione di Sesto San Giovanni sul CDD.
Il CDD, ricordiamolo, doveva essere dapprima gestito in affidamento diretto con i dipendenti alla Fondazione, poi si è parlato di affidarlo solo come gestione del servizio (dopo lo sciopero, primo nella storia dei dipendenti comunali a Sesto San Giovanni) e, infine, si è giunti al bando pubblico; quest’ultimo passaggio (d’altronde siamo di fronte ai geni del bando) non è andato in porto (non sono stati aggiudicati addirittura due bandi nel giro di un mese!) e si dice che la colpa (e le ire) dell’amministrazione PDiana si siano riversate sulla Presidente Bombelli e sul Direttore Generale Peschi (come si son permessi di non partecipare!).
Nella logica del PD, quindi, questi sarebbero elementi da sostituire con qualcuno di più vicino.
Bombelli si dimette, ma si dice che il successore Pozzi non abbia voluto ascoltare le pressioni politiche dell’amministrazione per portare alle dimissioni anche il Direttore generale Peschi, arrivato a marzo 2016 sotto la Presidenza Bombelli.
Ora pare che potrebbe essere sostituito Pozzi con qualcuno di più “fidato”, ed addirittura forse condiviso con qualche forza dell’opposizione (NON OVVIAMENTE NOI!): una vera spartizione trasversale delle poltrone.
Questo è il modo in cui questi partiti occupano gli “spazi di potere” a Sesto San Giovanni e il modo con cui dimostrano di avere a cuore i servizi indispensabili ai cittadini, soprattutto questi servizi rivolti verso chi ha più bisogno di un aiuto.
Non ci aspettiamo niente di buono, ma ci chiediamo sempre di più: cosa abbiamo fatto di male a Sesto per meritarci questi soggetti, che hanno dimostrato ormai scarsissima competenza (a danno delle nostre finanze) e nessuna comprensione dei bisogni dei cittadini, che sanno solo propagandare una città inesistente ed intanto prendono accordi privati e si spartiscono, ancora, il potere?
Qual è la nostra colpa? Costoro avranno una coscienza? E, infine, quale logica li muove?
L’unica risposta è: ragioni di partito ed opportunità.
Allora basta!
Chiediamo ora che venga fatta totale chiarezza sulla situazione della Fondazione Pelucca, anche per quanto riguarda i conti della stessa, le strategie di gestione e gli investimenti programmati, che la Fondazione Pelucca sia liberata dai componenti nominati dalla politica (modifichiamo lo statuto!), che aggiorni le informazioni sul sito e che le ampli, pubblicando anche tutti gli affidamenti che ha in atto.
E perché non pensare ad un presidente rappresentativo di chi lavora nella Fondazione Pelucca, giornalmente, a contatto con le esigenze vere degli assistiti?
Intanto il CDD lavora senza la struttura di prima, e grazie alla dedizione e buona volontà dei dipendenti. Li ringraziamo di cuore, perché confermano che nelle istituzioni ci sono persone che credono nel lavoro e nel servizio che danno ai cittadini, nonostante una politica partitica e dannosa, che premia altri.