Sesto, PD: la città che vuole Di Stefano

LA SESTO SAN GIOVANNI CHE VUOLE DI STEFANO: + TASSE – SERVIZI 

La settimana scorsa si è tenuto il Consiglio Comunale sul Bilancio di Previsione. Osservando le scelte che l’amministrazione comunale ha preso nella distribuzione delle risorse disponibili, è facile notare qual è la direzione che si vuole imprimere alla vita della nostra città. 

L’ormai tristemente noto Piano di Rientro, perseguito forsennatamente dalla nostra giunta, ha richiesto una cifra che è stata raggiunta operando un aumento quasi indiscriminato delle tasse per i cittadini sestesi; non ha preservato nemmeno la soglia di esenzione per le famiglie meno abbienti, che si vede cadere in picchiata da 18000 a 15000 euro.  

Eppure, la cosa che ci lascia basiti è un’altra, perché tutto sommato questo genere di provvedimenti Di Stefano, anche quando era all’opposizione, ha sempre detto di volerli prendere; ciò che ci lascia di sasso è il fatto che le risorse accumulate in questo modo sono MOLTE DI PIÙ DI QUELLE NECESSARIE al finanziamento del Piano di Rientro. 

Ai cittadini sestesi viene richiesto uno sforzo enorme a fronte di quale ritorno in termini di servizi? L’esternalizzazione di quella che fino a qualche anno fa era un’eccellenza della nostra città, ovvero i nidi? La riduzione della platea dei meno abbienti esentati dal pagamento del canone della mensa o a cui è riservato l’accesso a quote ridotte? È questo quello che tutti gli elettori di Di Stefano volevano che venisse fatto? Anche quei determinanti elettori per la vittoria che gli hanno dato fiducia al secondo turno, al ballottaggio?

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