Sesto: operai in lotta

Viva la lotta operaia:  da cinque giorni sette operai della Marcegaglia sono sul tetto della loro fabbrica in segno di protesta contro l’aut aut aziendale di trasferimento all’impianto di Pozzolo Formigaro (Alessandria) o  essere licenziati.  Chiedono all’azienda di essere ascoltati, mentre l’azienda risponde che tratterà solo dopo mollato il presidio (ma, giustamente, Massimiliano Murgo, delegato Fiom in Marcegaglia, dice: “Se molliamo, cosa trattiamo? Se dovessimo lasciare il presidio perderemmo anche l’ultima speranza”).  Uno degli operai (un padre di famiglia) si è imbragato e minaccia di tagliare le funi per lasciarsi cadere nel vuoto; un altro operaio è allo sfinimento per lo sciopero della fame che sta attuando e un altro ancora è ammalato di tumore al cervello.  Intanto, sul posto, stazionano quattro cellulari della polizia e agenti della Digos, per un totale di 30 uomini delle forze dell’ordine, pagati coi soldi della collettività, per gli interessi di un privato.

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