Antonio Pizzinato vive a Sesto San Giovanni dal 1964, quando fu nominato responsabile della sezione locale del sindacato Fiom-Cgil. Era l’inizio di una lunga carriera che lo avrebbe portato a diventare segretario nazionale della Cgil, deputato e senatore del Partito democratico della sinistra, e sottosegretario al Ministero del Lavoro con il primo governo Prodi, tra il 1996 e il 1998.
Oggi, a quasi 90 anni, vive ancora a Sesto.«Quando sono arrivato, la città era il quinto centro industriale del Paese», ha raccontato Pizzinato a Pagella Politica. «La maggioranza dei lavoratori erano occupati in grandi aziende», come le acciaierie Falck, il gruppo Ernesto Breda e le fabbriche Marelli, enormi centri di produzione siderurgica, ferroviaria, bellica ed elettrica. La vocazione industriale, unita a una forte presenza sindacale e ad anni di amministrazione del Partito comunista, fecero guadagnare alla città il soprannome di “Stalingrado d’Italia”.
Oggi però le cose sono cambiate: «Ci sono state, e sono in atto, grandi trasformazioni», ha detto Antonio Pizzinato. https://pagellapolitica.it/…/sesto-san-giovanni-elezioni