di Michele Foggetta
LO STRISCIONE ANDATO IN CENERE, JULIA E LA PACE CHE RISORGE
Mia nipote Julia è una alunna delle scuole Rovani, ieri mattina mi ha mandato un messaggio dal telefono della sua mamma per raccontarmi che qualcuno aveva bruciato lo striscione fatto da alcuni bambini e bambine per richiedere Pace in Ucraina.
Mi chiedeva “perché?”
Nel commentare la cosa ieri ho scritto “La cultura della Pace si coltiva sin da… adulti” e in diversi mi hanno scritto per dirmi che forse c’era un errore ma, no, non è così. Io credo che a noi adulti tocchi coltivare la Pace, imparare a farlo.
Per i bambini invece la Pace è un concetto innato, qualcosa che “non ci dovrebbe essere il contrario” come mi aveva detto una volta proprio Julia. Per i bambini è inspiegabile che qualcuno faccia la guerra o che qualcuno bruci uno striscione che chiede la Pace.
Poi, nella stessa giornata in cui si è trovata la cenere del primo, un altro striscione è stato appeso. Perché la pace è come la fenice, ogni volta che va in fumo poi risorge. Risorge in un nuovo lenzuolo pieno di colori come in ogni nuova generazione di bambini e bambine che si chiedono il perché della guerra.
Grazie a Julia, a tutte le bambine e bambini, alle maestre e ai genitori degli alunni della Scuola Rovani.
Comitato Genitori Rovani-Forlanini#sestosangiovanni
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