Sesto, Michele Foggetta: città spogliata dalla possibilità di praticare democrazia

RESA TOTALE INCONDIZIONATA

E’ ciò che certifica l’Amministrazione Comunale rispondendo all’interrogazione del 21.03.2023 promossa da AVS e dalla lista civica “Reinventiamo Sesto” e condivisa da tutta l’opposizione in Consiglio comunale sulla presenza ed effettiva possibilità di utilizzo di sale pubbliche in città.

In una città con oltre 80.000 abitanti, che nel 2017 (insediamento del sindaco attuale) contava oltre 10 sale pubbliche per iniziative sociali, culturali e politiche, oggi restano a malapena 4 spazi effettivamente fruibili.

Crediamo basti questo triste riscontro a restituirci il segno evidente dell’impoverimento sociale e culturale devastante che la città ha dovuto subire in così pochi anni.

Luoghi che un tempo brulicavano di iniziative promosse dalle associazioni di volontariato in ogni angolo della città sono stati destinati ad altri usi (Via Forlì), chiusi (C.A.M. di via Tevere) o abbandonati a gestioni che ben poco hanno saputo valorizzarli (M.I.L. di via Granelli).

Luoghi suggestivi e prestigiosi, che hanno celebrato momenti felici nella vita di tante coppie sestesi (Sala del Camino di Villa Puricelli, la sala storica dei matrimoni) restano non utilizzabili.

Oppure sono stati avviati cantieri importanti e necessari ma che hanno inibito l’utilizzo di altre sale (Sala Talamucci, Sala degli Affreschi) senza minimamente preoccuparsi di offrire alternative alla città.

Particolarmente colpita è stata la vita politica cittadina: ad oggi alle iniziative politiche è riservato un solo spazio (SpazioArte), palesemente inadatto per eccessiva capienza ad ospitare manifestazioni che si rivolgono alla città e ai quartieri.Sesto San Giovanni, fucina di una classe politica di rango nazionale, che è stata nel tempo un luminoso punto di riferimento per la vita politica ben oltre i confini cittadini, non merita questa triste sfioritura. Come non la meritano le associazioni e le molteplici esperienze di volontariato che necessitano di spazi adeguati per le loro iniziative pubbliche.

Da parte nostra, continueremo il nostro lavoro in Consiglio Comunale per ottenere spazi fruibili ed effettivamente praticati, perché crediamo in una città viva, dinamica e culturalmente e socialmente vivace come alternativa al degrado attuale.

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