Gli inquilini della Casa Albergo sono stati definitivamente sfrattati dall’amministrazione!

di Michele Foggetta

SULLO SGOMBERO DELLA CASA ALBERGO vorrei dire tante cose ma non saprei neppure da dove iniziare. Vorrei parlare dei sacchi gialli dell’Esselunga dove qualcuno ha messo tutta la propria vita, oppure del vecchietto seduto sulla sedia di plastica bianca con accanto i volontari della Croce Rossa che mi dice “hanno detto che mi aiutano ma nessuno mi fa sapere niente”.

Si potrebbe parlare delle corde delle tapparelle tagliate per la paura che qualcuno si potesse buttare dalla finestra ma anche di Gioacchino che dice a Soad “ti voglio bene”. Il cagnone di Enrico o la ragazza col velo che mi diceva “guardate io sto studiando” o la mamma che “mia figlia spera che la scuola non finisca perché non vuole tornare a casa”.

Potrei parlare dell’Assessora arrivata a sgombero effettuato oppure della Consigliera che ridacchiando dice “non è mica la prima volta che vengo qui” peccato che nessuno l’abbia vista mai e forse, a questo punto avrebbe fatto bene a non venire neanche oggi visto che l’unico interesse era solo fare foto per il post di Facebook. Potrei scrivere e farlo per ore della dolcezza di quei monopattini e dei palloncini, della risata dei bambini, perché in quell’inferno i bambini ancora ridevano e lo facevano forte.

Si può parlare di tante cose ma ogni cosa avrebbe un unico grande senso, quello di una città che muore sotto i colpi di chi la vuole demolire. E questo era uno degli ultimi colpi da assestare.

Oggi sono fermo, stroncato!

Oggi è il giorno della sconfitta ma qui a Sesto si Resiste, lo abbiamo già fatto in passato, lo faremo di nuovo.

E da domani si ricomincia. Anche se qualcuno non si è mai fermato. siamo già in ritardo.

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