Sesto: una medaglia a ricordo dell’altra resistenza

imagesdi Angelo Gerosa. La medaglia d’onore del Presidente della Repubblica attribuita nel giorno della memoria a ricordo del cittadino sestese Antonio Palmieri ci parla di una vicenda molto ben raccontata dall’ex segretario del PCI Alessandro Natta nel libro “L’Altra Resistenza” di cui pubblichiamo la copertina.

E’ la vicenda dei militari italiani a presidio delle isole del Dodecanneso, deI loro tentativo di resistere ai tedeschi dopo l’8 settembre 1943, della mancanza di ordini da Roma, del troppo debole aiuto inglese, delle fucilazioni, della deportazione come traditori badogliani nei campi di prigionia, delle sistematiche violenze e violazioni delle leggi sulla prigionia, del perseverante rifiuto di aderire alla repubblica di Salò.

Il libro di Natta, scritto nel 1954, venne pubblicato solo dopo molti anni, per l’esattezza da Einaudi nel 1997, perché considerato ”poco interessante”. Come se non fosse stata la resistenza dei nostri militari a determinare la condanna storica, senza possibilità di appello, del governo di Salò servo dei loro aguzzini.

Ecco il comunicato dell’amministrazione comunale: questa mattina la Prefettura di Milano, in occasione delle celebrazioni per il Giorno della memoria, ha consegnato al sestese Giuseppe Palmieri la Medaglia d’Onore del Presidente della Repubblica in ricordo del padre Antonio, militare italiano deceduto nella seconda guerra mondiale. Nato nel 1911, Antonio Palmieri è scomparso nella tragedia del piroscafo Oria che, nel febbraio 1944, partì da Rodi per il Pireo carico di oltre 4000 prigionieri italiani catturati dai tedeschi per non aver voluto aderire alla repubblica fascista di Salò. Il 12 febbraio il piroscafo, incappato in una violenta tempesta, affondò, portando con sé quasi tutti i prigionieri e l’equipaggio. Alla cerimonia di premiazione era presente, insieme ad una classe del Liceo Casiraghi, il Sindaco di Sesto San Giovanni Monica Chittò: “il ricordo dei militari italiani, e furono in molti, che rischiarono la vita rifiutando di aderire alla repubblica di Salò è necessario e doveroso. A centinaia di migliaia preferirono la prigionia, le marce forzate, la deportazione, pur di non servire più un regime oppressivo che ha gettato l’Italia in una guerra folle al fianco dei nazisti. Sesto San Giovanni è onorata di ricordare tutti loro tramite il sestese Antonio Palmieri, a cui va tutta la nostra riconoscenza per quella rinuncia che gli è costata la vita”.