Sesto. Maggio 1972: quando la Rosetta fu la candidata più votata (d’Italia)

Di Angelo Gerosa. Maggio 1972. Le prime elezioni politiche dopo la contestazione del sessantotto e l’autunno caldo del sessantanove diedero pessimi risultati per la sinistra e registrarono una buona tenuta della DC e l’esploit del Movimento Sociale al suo massimo storico.

A sinistra il PSI ebbe il suo peggiore risultato di sempre, il PCI restò al palo, lo PSIUP uscì dal parlamento e le liste della nuova sinistra (Manifesto, Movimento Politico Lavoratori e Servire il popolo) registrarono un totale insuccesso.

Neppure lo slogan “Valpreda Libero” collegato alla eclatante candidatura dell’anarchico Pietro Valpreda, detenuto innocente per la strage di Piazza Fontana, permise al Manifesto di superare il quorum ed entrare in parlamento (si fermò allo 0,67% ).

Nel disastro generale fu una candidata sestese a rincuorare la nuova sinistra, come ben riporta l’enciclopedia Wikipedia: ”..anche il risultato di Servire il popolo si rivela complessivamente modesto con 85.000 voti (0,28%) ma con alcuni interessanti risultati locali, quali i 3.000 voti (1,25%) raccolti nel collegio senatoriale di Monza e Brianza dalla partigiana Rosetta Villa..”.

Rosetta Villa, allora era una combattiva dipendente del comune di Sesto, orgogliosa della sua esperienza di operaia, partigiana delle S.A.P. addette al boicottaggio della produzione bellica della Magneti Marelli, azienda da cui venne successivamente licenziata per motivi politici.

Rosetta oggi è la più giovanile (nello spirito di indomabile novantacinquenne) iscritta sestese a Sinistra Ecologia e Libertà .

A distanza di tanti anni colpisce che, tra i molti attivisti di Servire il popolo che diventeranno famosi (il poeta Francesco Leonetti, il regista Marco Bellocchio, il cantautore Pierangelo Bertoli, il sondaggista Renato Mannheimer, lo scrittore Antonio Pennacchi, il giornalista Antonio Polito, l’eurodeputata Barbara Pollastrini, il conduttore televisivo Michele Santoro, la ministra Linda Lanzillotta, il deputato Nicola Latorre, l’assessore milanese Aldo Brandirali ecc.) a segnare il “goal della bandiera” nelle elezioni del maggio 1972 fu la “nostra” Rosetta!