Durante il Consiglio Comunale del 20 ottobre il PD sestese ha mostrato alla cittadinanza l’ennesimo segnale contraddittorio durante una discussione sulla riforma del lavoro, confermando l’attuale debolezza politica del partito.
Il casus belli è la “Manifestazione d’intenti” presentata da SEL, con la quale si chiedeva un impegno esplicito da parte del Sindaco e della Giunta di chiedere al Governo di non modificare l’Articolo 18 dello Statuto dei lavoratori.
Il documento è passato con i soli voti favorevoli di SEL e del Movimento 5 Stelle, mentre il Partito Democratico ha ritenuto di non voler prendere posizione nel merito preferendo non partecipare alla
votazione rimanendo comunque in aula.
Sul tema del lavoro il PD sestese ha deciso di non decidere rimanendo paralizzato tra le lotte intestine interne tra Renziani, che esprimono posizioni storicamente Berlusconiane, e non Renziani, tradizionalmente avversi le politiche oggi proposte dal partito.
Questo ci permette di fare un paio di considerazioni: una squisitamente tecnica e l’altra politica.
Tecnicamente il PD, avendo la maggioranza, è “padrone” delle votazioni in aula e può condizionarle, e quanto accaduto ha trovato impreparati gli stessi piddini perchè nel momento finale, quando hanno scoperto che il documento presentato era stato approvato, le loro facce stupite
esprimevano perfettamente la situazione in cui versa il Partito: un Partito che non si ritrova più con sè stesso.
Politicamente invece il sindaco, Monica Chittò, che fa parte della direzione nazionale del PD, dovrà ora avvisare Renzi che il Consiglio Comunale di Sesto San Giovanni, a maggioranza PD, la pensa in modo diverso dalla linea che Renzi sta cercando di far digerire alla propria base.
Ma come lo giustificherà dato che il suo partito locale, nonostante la maggioranza, non è riuscito a prendere una decisione forte e univoca?
Sesto San Giovanni, si impegna a non eliminare i diritti faticosamente conquistati dai lavoratori, con o senza le problematiche politiche del PD.
Forte la posizione del Movimento 5 Stelle su questo tema, abbiamo rimarcato ad esempio quanto per noi sia importante l’uniformità delle innumerevoli tipologie di contratti di lavoro che esistono, dando più diritti a chi ora non li ha, non il contrario.
Consentiteci infine di esprimere il nostro stupore leggendo il comunicato stampa del PD locale, laddove hanno voluto sottolineare il loro mirabolante impegno a risolvere i problemi della città: SI, MA DI QUALE CITTA’? E di quali cittadini?
Bene hanno fatto gli abitanti di Cascina Gatti a inviare le 400 cartoline al Sindaco, ricordandole che anche loro sono cittadini di Sesto San Giovanni, ma lo sono anche gli abitanti del villaggio Falck, lo sono anche i commercianti che nonostante i tavoli aperti rimangono inascoltati e lo sono anche tutti quelli che ogni giorno vedono come l’Amministrazione sia sorda ai bisogni espressi ormai da anni, mentre si prodiga ad applicare nuove tasse per coprire sperperi e buchi di bilancio da loro stessi creati.
MoVimento 5 Stelle – Sesto San GioVanni