articolo pubblicato dal quotidiano “Il Giorno”. NEL MIRINO c’è II sindaco di Sesto Monica Chittò: il caso arriva a Roma – LA «PARTECIPAZIONE popolare» a Sesto San Giovanni rischia di diventare un caso politico nazionale. Poco prima della pausa estiva, è stata depositata in Parlamento una interrogazione rivolta al ministro Angelino Alfano per chiedergli di sostituirsi al sindaco Monica Chittò e agli organi istituzionali locali «nel caso di mancato rispetto di norme e trattati internazionali o della normativa comunitaria o quando lo richieda la tutela dell’unità giuridica o la tutela dei livelli L’interrogazione è affidata all’onorevole Riccardo Fraccaro del Movimento 5 Stelle, a cui il gruppo sestese «Più Democrazia» si è rivolto per chiedere la modifica dello Statuto comunale e dei regolamenti che a Sesto attendono invano di essere aggiornati fin dal 2009. Regolamenti che impediscono ai cittadini di presentare richieste di referendum propositivi. Non appena riaprirà il Parlamento, l’onorevole Fraccaro dovrà chiedere dal ministro «quali iniziative intenda adottare al fine di agevolare l’esercizio democratico dei diritti popolari nel Comune di Sesto San Giovanni». Un atto estremo, che potrebbe davvero concretizzarsi in un intervento dall’alto del ministro per compiere quelle modifiche che vengono procrastinate da oltre 6 anni. Basti pensare che già nel 2012 si era giunti alla discussione in consiglio comunale, ma poi la pratica era stata bloccata in vista della fine della legislatura. L’8 luglio del 2013 il consiglio aveva invitato il presidente dell’assemblea a convocare con celerilà la Commissione delegata alla modifica dello Statuto comunale. Ma a distanza di 2 anni non si è ancora giunti a una soluzione.