mio commento: Sono convinto che è importante dare sostegno a chi, per qualsiasi ragione, si possa trovare in difficoltà. Il fine è risolvere definitivamente il problema. Quindi mi unisco alle nobilissime intenzioni che sostengono questa iniziativa Sociale e auspico che il progetto finora molto positivo e vantaggioso per tutti possa continuare senza alcun intoppo. Mario Piromallo
Cara Monica Chittò, cara Giunta di Sesto San Giovanni,
Lo sgombero del palazzo ex Alitalia è molto vicino, quindi potrebbe finire l’innovativo progetto “Residence Sociale Aldo Dice 26 x 1”, e con esso:
la soluzione di un’emergenza
221 ospiti ‐ 43 nuclei famigliari che hanno subito sfratti e pignoramenti delle loro case per morosità incolpevole, in graduatoria di assegnazione alloggio ERP, tra i quali 54 minori, dignitosamente attendono una miglior sistemazione senza passare da comunità, dormitori o centri d’accoglienza.
Altri 37 nuclei famigliari ne sono usciti avendo ottenuto un alloggio popolare
11 ex clochard che collaborano alla gestione perderanno la loro occasione di riscatto e di inclusione sociale.
Una lotta contro gli sprechi …
7.000 mq di beni immobili pubblici recuperati torneranno a disposizione di vandali e ladri di rame, dall’abbandono al disfacimento.
Utenza elettrica e riscaldamento tuttora attive e funzionanti continueranno a erogare.
… senza oneri per la collettività
Anzi, fonte di risparmio per i servizi sociali e le pubbliche amministrazioni, con una stima per difetto 5 milioni di euro all’anno
un co‐housing sociale
Con le iniziative in piazza della scorsa estate e il palco libero delle jam all’interno del Social Club, si è diffusa cultura, socialità e divertimento. Allo stesso tempo anche Piazza Mapelli ha guadagnato in sicurezza: i vicini esercizi pubblici, spesso visitati nella notte, hanno praticamente azzerato le denunce di furto con scasso. …e lo spaccio si è spostato.
In ultima analisi uno spazio abbandonato si è trasformato in questi venti mesi in una risorsa per il territorio.
Apprendiamo dalla stampa che l’assessore milanese Marco Granelli, ammettendo che molte famiglie ospitate nel Residence provengono da Milano e comunque in un’ottica metropolitana, si sta interessando della situazione cercando “soluzioni concrete” (sostanzialmente sistemazione in dormitori o centri d’accoglienza).
l’Amministrazione di Sesto San Giovanni non si è ancora pronunciata, ma auspichiamo che valorizzi quanto fatto e le chiediamo di agire in accordo con altre Istituzioni al fine di trovare soluzioni veramente concrete per far proseguire un esperimento di socialità che non ha eguali in nessun luogo e rispondere al bisogno di casa .”
Stiamo raccogliendo adesioni, primi firmatari: Maurizio Merlotti, Moreno Nossa, Gioconda Pietra, Vito Carchia, Giorgio Floridi, Olga Talamucci, Orazio La Corte, Aurelia Delfino, Nadia Cremascoli Bencich, Andrea Nossa, Unione degli Studenti Sesto SG