Sesto: lettera aperta dei lavoratori delle farmacie

Carissimi concittadini, Vi scriviamo questa riflessione in quanto prima di essere dei politici,siete per l’appunto dei cittadini Sestesi.La ragione di questa dichiarazione è per far chiarezza su quanto avvenuto il 18 Dicembre scorso durante l’assemblea di tutto il personale dell’ Azienda Speciale Farmacie Comunali . Come ormai già saprete i dipendenti (pubblici non dimentiachiamolo) della ASFC si sono espressi (a seguito di una votazione libera e democratica) a favore della preintesa a loro presentata. Nella preintesa, ora accordo, si chiedono ai dipendenti ulteriori sacrifici economici, vale a dire rinunciare alle eventuali premialità per 4 anni e “donare” 2 ore in più a settimana per 2 anni.Come se non bastasse, ricordiamo che il nostro contratto nazionale è bloccato all’ultimo rinnovo economico del 2008/2009 e chissà ancora fino a quando (di certo fino a tutto il 2014).L’esito della votazione è stato il seguente, su 31 presenti aventi diritto di voto, 16 hanno votato a favore, 14 contrari e 1 astenuto.Da questa votazione si evidenzia che tale accordo è passato nonostante la forte incertezza che si nasconde dietro la trasformazione dell’assetto societario.Tutti, siamo a favore del mantenimento del NOSTRO CONTRATTO PUBBLICO DEGLI ENTI LOCALI, ma la spaccatura interna è data dal fatto che anche l’assetto societario deve restare quello attuale, ovvero 100 % pubblico, e che le due questioni devono assolutamente andare di pari passo o se preferite in armonica sintonia .Non dimentichiamoci inoltre che poi dietro il tutto c’era anche il ricatto di applicare, in maniera unilaterale, un contratto molto più penalizzante e meno garantista, vale a dire quello di ASSOFARM.Noi quindi potevamo esprimerci solo sul contratto anche se non ce n’era bisogno vista la natura dello stesso, in quanto il NOSTRO CONTRATTO lo si decide a livello nazionale e non locale.Fermo restando quanto appena esposto, torniamo sul tema dell’assetto societario.Noi con lo sciopero del 10 Dicembre scorso ci siamo espressi in maniera inequivocabile sul discorso societario e abbiamo ribadito per l’appunto che l’Azienda è e deve restare pubblica a tutti gli effetti al 100%..A sostegno di tale causa abbiamo anche pagato di tasca nostra con una giornata intera di sciopero, tenendo giù tutte le serrande delle farmacie comunali. Non abbiate fretta di fare le cose in maniera avventata, superficiale e poco chiara. Chiediamo che venga fatta,appunto, chiarezza prima di intraprendere qualsiasi decisione circa l’eventuale trasformazione giuridica dell’azienda.Chiediamo che si parta da una situazione di chiarezza politica ed economica,che sia fatta piena luce sulle vicende che hanno portato la ASFC ad un passo dal fallimento economico: chi ha sbagliato è giusto che ora paghi !!! Adesso quindi tocca a Voi esprimervi in merito, tenendo conto che una srl, non è altro che l’anticamera della completa privatizzazione. Ad oggi cosa dovrebbe fare la nuova srl non è dato sapere, anche perchè forse nemmeno a Voi è stato ancora comunicato. La srl, in realtà, a chi e a che cosa serve? A coprire “qualche disattenzione” precedente sulla gestione di un bene pubblico da parte di “qualcuno particolarmente distratto”? A spalmare le perdite (non dovute a nostra negligenza) per chissà quanti anni con qualche ardito artifizio contabile? Siate onesti con Voi stessi e fate appello alle vostre coscienze al momento della decisione e del voto. Non seguite il mero diktat di partito, perchè Voi tutti siete delle persone libere e pensanti al servizio della cittadinanza e non della sola politica. Date piuttosto risposte chiare alla cittadinanza sulla cattiva gestione delle farmacie pubbliche di Sesto San Giovanni.Votando contro la trasformazione in SRL non metterete a repentaglio i posti di lavoro dei dipendenti dando reali garanzie per il futuro a oltre 35 famiglie continuando,inoltre, a garantire il naturale ruolo delle farmacie comunali per tutti i cittadini sestesi. L’assetto societario e il futuro delle farmacie comunali dipendono esclusivamente da Voi, perchè Noi ci siamo già espressi con lo sciopero del 10 Dicembre scorso. Rendeteci partecipi.
Cordiali saluti e speriamo che questo sia davvero un buon anno.
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