Comunicato stampa
Le donne del Pd esprimono vicinanza alla giovane donna vittima di inaudite violenze da parte del compagno. I fatti sono accaduti nella nostra città
L’ennesima donna vittima di spietate violenze, minacce e vessazioni che perduravano da anni. Il tutto nella nostra città, Sesto San Giovanni. Il carnefice, ancora una volta, il compagno: un italiano già in carico ai servizi sociali per una precedente condanna. Ci sono volute 8 ore di deposizione presso il commissariato di polizia affinché la donna potesse raccontare la lunga sequela dei maltrattamenti subiti. Ora la vittima è al riparo presso una struttura specializzata che l’accompagnerà nel lungo percorso di riabilitazione umano e psicologico. Le donne del Pd, di fronte a tali fatti, oltre a provare sdegno e disgusto, esprimono vicinanza e affetto alla giovane vittima, una ragazza di soli 25 anni.
Questi ultimi fatti ci dicono quanto sia importante l’esistenza sul territorio di reti antiviolenza e di rifugi ove le donne possano trovare un luogo di rinascita e ricostruzione personale.
Il triste episodio ancora una volta certifica quanto già dicono le statistiche, cioè che a livello locale come a livello nazionale la vera “emergenza sicurezza” è la violenza che le donne subiscono da uomini che conoscono, spesso loro famigliari. C’è bisogno di serie politiche di prevenzione contro la violenza sulle donne, di adeguati stanziamenti e di luoghi per permettere alle donne maltrattate riprendersi la propria vita
Peccato che questa amministrazione comunale e in particolare il Sindaco, non siano stati neppure in grado di garantire che la casa rifugio operante a Sesto dal 2011 (determinante nel percorso di liberazione per ben 22 donne vittima di violenza) continui ad essere operativa anche in futuro in quanto l’immobile (confiscato in passato alla mafia) potrebbe essere venduto per fare cassa.
Ricordiamo al Sindaco e a questa giunta che la tutela e il rispetto di tutte le donne rientrano tra i principi irrinunciabili e pertanto non sono e non saranno mai in vendita.