di Angelo Gerosa. Il Sig.Colombo, nome di fantasia, è un dipendente comunale che conosco e stimo da molti anni.
Prima delle elezioni comunali il Sig. Colombo mi spiegò che non aveva dubbi sull’esito delle elezioni e si schierò apertamente a sostegno di una candidata presente nella lista del suo Favorito.
Il suo Favorito, per la verità, è un uomo di destra, mentre il Sig. Colombo è sempre stato di sinistra, ma a quanto pare, in quelle singolari elezioni, furono in molti a non dare peso a questi particolari.
Le elezioni non andarono precisamente come aveva previsto il Sig. Colombo, ed il Favorito dovette accontentarsi della seconda poltrona, ma il Sig. Colombo ebbe di che consolarsi: la sua candidata, eletta con un mare di voti, finì per guadagnarsi un posto in giunta. E per di più anche il Favorito pareva strizzargli l’occhio.
Oggi un comune amico mi informa che, senza preavviso alcuno, la giunta ha unanimemente deciso di defenestrare il Sig. Colombo.
Defenestrare non dallo stipendio, in quanto la legge ancora non lo permette, ma dall’incarico che svolgeva, da sempre e con grande capacità e passione.
Sicuramente c’è la volontà di fare “tabula rasa”, ma perché anche con chi si è distinto per capacità e disponibilità? Il comune amico non si capacita di tanta cattiveria e neppure di tale totale mancanza di gratitudine.
Immagino che questo amico ignori la frase “il tradito potrà anche essere un ingenuo, ma il traditore rimarrà sempre un infame”, ignoranza che gli fa solo onore in quanto si tratta di una delle tante rozze farneticazioni del Duce.
Purtroppo, temo, nell’attuale giunta sestese c’è chi, a questi vaneggiamenti, è nostalgicamente fedele!