® “Posso dire che mi sono ampiamente scartavetrata gli attributi nel spiegare continuamente un concetto basilare che tanti fanno finta di non comprendere…“.
Così scrisse Alessandra Magro, che di mestiere fa l’assessore all’Ambiente e alla “Cultura” (sic!) nella giunta di centrodestra di Sesto, in risposta ai cittadini che chiedevano ragguagli sui ritardi nel taglio dell’erba.
Nervosetta e permalosa, l’assessore ha usato lo stile che le è proprio. Di più non può, inutile insistere.
Anche perché quando tenta di usare un linguaggio più consono al suo ruolo, precipita in gaffes colossali. E’ già successo, e siamo convinti che succederà ancora.
Certo che avere un assessore alla “Cultura” di siffatto livello è un “primato”, che solo la giunta Di Stefano poteva raggiungere. Lunga vita all’assessore Magro, alle sue gaffes e alla sua “immensa cultura”.
Una come lei, ci serve. Tiene su il morale; ha una sua utilità.
Per la serie:”Non è vero che è del tutto inutile. Può sempre essere usata come cattivo esempio“.