Sesto: la battaglia del sottopasso

COMUNICATO STAMPA 23 nov 13[1]Immagini per immaginare il sottopasso
Installiamo una coppia di fotografie alle due estremità del sottopasso tra la via Roma e piazza della
Repubblica, recentemente rimesso a nuovo dal Comune con una drastica imbiancatura e il posizionamento
“museale” di un bellissimo tornio anni ’20.
Dopo i cartelli “Per quanto tempo questo muro resterà bianco?” e “Qualcuno lo vuole bianco, qualcuno lo
vuole colorato”, con i quali è stata proposta al passante frettoloso e al potenziale imbrattatore una prima
riflessione sul luogo, con le fotografie (che verranno periodicamente rinnovate) si intende suggerire che l
muri del sottopasso possono essere il supporto di una “decorazione” che può spaziare nelle direzioni più
diverse, sia quanto alla tecnica (pittura murale, grafica, fotografia…) sia quanto al contenuto (un candido e
rarefatto ambiente, un luogo di rappresentazione di una idea, uno sguardo sul mondo…)
Vogliamo semplicemente proporre ai cittadini che il sottopasso può essere “qualcosa” al posto di non
essere “ niente”.
Anche questo terzo intervento, proposto come pratica minimale ispirata alle modalità operative
dell’“arte pubblica”, è volutamente anonimo, realizzato da un gruppo di operatori attivi nella
metropoli milanese sui temi della rigenerazione urbana.
Per contatti: mob. 347 460 58 06