®   Claudio D’Amico, assessore alla Sicurezza del Comune di Sesto per il suo curriculum, per quello che ha fatto quest’anno, ma soprattutto per ciò che dice, merita di essere premiato. Nei panni di Matteo Salvini, lo indicheremmo nella lista dei ministri. Lo merita,  siamo sicuri che s’integrerebbe alla grande.

L’altra sera in consiglio comunale ha dato il meglio di sé, scagliandosi contro la consigliera del Pd Mari Pagani, accusandola di conflitto d’interesse perché da consigliera si permette di essere  un’attivista di Ventimila leghe, associazione che lui e il sindaco vogliono sfrattare, perché secondo loro, l’attività che svolge non ha valore culturale.

 

Detto da lui merita la giusta attenzione e ci deve far riflettere, perché arriva da un uomo di alto spessore culturale, impegnato in grandi studi di ricerca sull’homus padano, sulle sue abitudini, su usi e costumi e sul rapporto tra la polenta e la programmazione economica. Un  lavoro da grande artista della politica, che va premiato.

 

Per la serie: “Dire che la politica é un’arte è certamente giusto; ma dedurre poi che quanti fanno politica sono artisti, è altrettanto sbagliato“.(L. L.)