Riccione ha recuperato le sue fornaci trasformandole in una scuola. Come è noto Sesto San Giovanni da decenni ha tra i suoi obiettivi anche quello di trovare un riuso “socialmente utile” alle sue due fornaci dismesse di Via Livorno e di Via per Crescenzago. Pensare ad una scuola probabilmente non si addice ai due “monumenti di archeologia industriale sestesi” in quanto sonop di modesta superfice ma riteniamo comunque che l’esperienza di Riccione sia da conoscere ed approfondire.
Leggiamo sul sito www.audis.it: ”
A Riccione l’ex fornace trasformata in scuola |
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Il complesso recuperato ospita oltre 300 alunni della scuola media “Geo Cenci” |
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È stata inaugurata lo scorso settembre nell’area dell’ex Fornace la nuova Scuola Secondaria di 1° grado “Geo Cenci” a Riccione. Nell’anno scolastico 2014-2015 il nuovo complesso ospita cinque corsi per complessivi 357 alunni.Il progetto architettonico preliminare, a base dell’appalto-concorso, è stato redatto dall’arch. Augusto Bacchiani. Il progetto esecutivo vincitore è opera dell’arch. Pietro Carlo Pellegrini (Pozzuolo, Lucca). Del complesso scolastico fa parte anche la Palazzina Uffici, ricavata nell’ex abitazione del custode della Fornace, in via di ultimazione.“Questa è forse l’opera più importante, sul piano educativo e sociale, dell’intero mandato amministrativo – ha detto il Sindaco Massimo Pironi – ed è un risultato importante, che nasce dalla programmazione compiuta sulla edilizia scolastica della città. Siamo partiti con un progetto molto ambizioso da 13-14 milioni di euro. Lungo il cammino abbiamo dovuto rinunciare al teatro, a causa dei costi che non saremmo riusciti a coprire. E non vi nascondo che ci sono stati momenti in cui io stesso ho pensato che non ce l’avremmo fatta. Sia per la difficoltà di trovare le risorse necessarie, sia per le difficoltà in cui l’impresa si è venuta a trovare nel corso della gravissima crisi che ha colpito l’edilizia italiana. Qui devo ringraziare l’impresa Unieco, una delle maggiori imprese italiane, che ha scelto, dei tanti cantieri aperti in Italia, di privilegiare e far proseguire quello di Riccione. Quella che possiamo vedere oggi è una struttura scolastica con tutti i crismi in fatto di risparmio energetico e impiego di tecniche di bio-edilizia. Ed è anche un ottimo esempio di riuso e trasformazione edilizia di un vecchio edificio industriale nato nel 1908 e legato alla nascita della nostra economia turistica. Adesso l’edificio continua la sua vita come fabbrica della conoscenza e dei saperi.”Il nuovo polo scolastico dell’ex Fornace sarà anche crocevia del sistema di piste ciclabili e di parchi cittadini: dal nuovo raccordo che collegherà viale Ceccarini, attraverso l’Arboreto Cicchetti e il nuovo passaggio ciclo-pedonale sopraelevato su via Massaua, al futuro ponte sul Rio Melo, già previsto nella progettazione originaria, che collegherà in futuro la nuova scuola al polo scolastico di via Piacenza. |