Sesto: con questa giunta è diventata città Europea dello SPOT
IL FATTO DEL GIORNO / Quando lo sport serve solo a fare degli spot pre-elettorali: la giunta di Sesto non si smentisce!
BY PONTORIERO FRANCO on 19 FEBBRAIO 2022 • ( 0 )
Il centro Dordoni negato al Geas e in attesa di essere assegnato.
“Sono lieto di annunciare che da oggi ufficialmente Sesto è Città Europea dello Sport”, così il sindaco Roberto Di Stefano, al termine della cerimonia che si è tenuta in una sala del cinema Notorius. Senza riprendere la storiella su come e in che modo l’amministrazione di destra sia riuscita ad avere questo riconoscimento, ci soffermiamo esclusivamente sulla realtà.
Campi di calcio abbandonati e trasformati senza successo prima come centro di addestramento dei cani, successivamente a piccolo maneggio. Altri impianti di calcio ridotti a campi di patate. Palestre, anche quelle ristrutturate di recente, con grossi problemi e tante con vetustà.
Campo di atletica Dordoni, dove la giunta ha tentato di sfrattare il Geas, senza riuscirci, con la pista ormai cotta. La pista del Manin irriconoscibile. La piscina Marzabotto chiusa da due anni. La piscina De Gregorio appena ristrutturata e data in concessione con tariffe inavvicinabili. La piscina scoperta, una volta olimpionica, in ristrutturazione che diventerà una vasca da bagno, anch’essa in concessione gratuita per quaranta anni. Il ciclismo, una volta fiore all’occhiello scomparso.
Un disastro completo. Tutte le ristrutturazioni sono diventate una svendita del patrimonio, con l’unica finalità di guadagno da parte degli operatori impegnati nelle ristrutturazioni. In sostanza hanno privatizzato lo sport di base di Sesto che è l’antitesi delle politiche sociali e hanno acquistato il titolo di città europea. Non male. In fin dei conti hanno solo scambiato semplicemente lo sport, in uno spot propagandistico. (Raoul Rizzi)