® Il Sindaco di Sesto Roberto Di Stefano ripropone su Facebook una foto che lo ritrae insieme alla sua compagna Silvia Sardone (quest’ultima con un bambino in braccio), nei panni di Giuseppe e Maria. Sotto la foto, il primo cittadino scrive: “Giù le mani dal Natale e dal Presepe. Come ogni anno in molti comuni qualcuno cerca di cancellare dalle città e dalle scuole i segni del Natale ...” e continua: “Il Natale deve essere un momento gioioso e di condivisione, continuando a valorizzare la nostra storia e i nostri simboli. Senza paura ma con orgoglio! Il Natale non si nasconde”.Quindi dobbiamo valorizzare i nostri simboli e la nostra storia con orgoglio e senza paura; questo sarebbe il messaggio del sindaco alla città? Per noi che più prosaicamente affrontiamo il Natale da laici, ma rispettandone la sacralità, riteniamo che il Natale non sia un banale simbolo ma una partecipazione individuale e collettiva alla solidarietà, all’attenzione verso i più deboli, i diseredati.Il presepio, caro Sindaco, è una rievocazione che rappresenta il calvario di uno straniero non accettato che fu costretto a nascere in una grotta “al freddo e al gelo“, in sofferenza . Ed è proprio la sofferenza che smuove gli animi e avvia amore e solidarietà verso il nascituro e i suoi genitori. La stella cometa è la rappresentazione di una luce che illumina i cuori. Il Natale non è un simbolo come la Coca Cola. Chi si professa credente cattolico, dovrebbe ricordarsi che Natale è tutti i giorni.Per la serie: “Una volta ho sentito dire che il simbolo di Superman è secondo solo alla croce cristiana in fatto di notorietà”. (Z.S.)