Sesto. Gianni Urro: non si può governare solo con la testa

EX IMPREGILO: IL CINISMO DEGLI SPECULATORI, IL SILENZIO DEL PALAZZO.

Lo sgombero del palazzo ex-Impregilo non risolve un problema, tutt’altro! Lo pone in tutta la sua drammatica evidenza. Una proprietà che per anni ha consentito che un colosso di 35.000 mq restasse vuoto, alla mercè dei razziatori del rame e dell’ottone, ieri si è servita di polizia e carabinieri per buttare per strada dei senza fissa dimora.Si tratta di persone semplici, che i mille casi di una vita oggi sempre più difficile e complessa hanno relegato ai margini della collettività. Di certo, non avevano certo bisogno di quello schieramento di forze dell’ordine (60.000 € di soldi pubblici la stima approssimativa dei costi per l’intervento). Avevano e hanno bisogno di pane per mangiare, coperte sotto cui dormire, vestiti decorosi per difendere una dignità a cui non hanno mai rinunciato. Non hanno opposto nessuna resistenza se non in forme pacifiche e non-violente. Sono stati costretti a tirare fuori dallo stabile tutto ciò che la generosità dei sestesi in questi giorni aveva donato loro. Hanno trascorso la prima notte sotto i portici, dove sono stati abbandonati insieme alle loro masserizie. E allora io mi chiedo: può succedere tutto ciò nella “città amica” di cui parlavamo in campagna elettorale? Sia chiaro: non prendo le distanze. Sono stato parte anch’io di quella campagna elettorale. Ho contribuito alla nascita di una delle liste a sostegno di Monica Chittò. Ho votato e invitato a votare per la “città amica, forte e coraggiosa”, come allora si diceva. Ma oggi mi chiedo? Dove sono finite quelle speranze? Solo slogan efficaci per la campagna elettorale? Perchè il Palazzo tace? Perchè non ha cercato di aprire un tavolo di discussione con la proprietà? Perchè ha avallato una repressione così cinica? Perchè insieme a polizia e carabinieri non c’erano assistenti sociali per un primo intervento d’emergenza a soccorso dei senza casa? Perchè si è consentito che questa notte delle persone dormissero sotto i portici di un immenso edificio vuoto?

Cara Monica, caro sindaco, hai detto che queste persone erano degli illegali. E sia pure! Ma non si può governare solo con la testa. Non si può gestire il dramma umano di chi vive per strada solo con la risposta fredda della legalità. Qualche volte ci vuole anche il cuore. Qualche volta ci vuole il calore di un abbraccio.

Giovanni Urro

 

 

 
 
 

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