Il Geas vince la gara del Dordoni “Fino al 2020 è casa vostra”
E’ stato fissato un budget di 89mila euro ogni 12 mesi: il presidente Vanzillotta si dice soddisfatto dell’accordo. Sono 220 gli attuali iscritti alle attività sportive organizzate dal campo
di Laura Lana
Sesto San Giovanni, 22 giugno 2011 – Per altri nove anni il campo Pino Dordoni sarà gestito dal Geas Atletica. Lo ha deciso la gara d’appalto bandita dall’amministrazione per assegnare una delle poche perle tra gli impianti sportivi della città. Sarà così il ventennio rossonero per la società sestese, che dalla pista di via Manin si trasferì nel 2001 in quella di via Nino Bixio. Vincendo la grande battaglia contro la Giunta dell’epoca guidata da Filippo Penati, che voleva realizzare su quell’area l’ennesimo campo da calcio.
Fino al 2020 il contratto dà quindi in mano al Geas le chiavi della struttura. Attenzione ai giovani, attività con le scuole, tariffe popolari: i cambiamenti della nuova convenzione riguardano solo il contributo economico.
«Prima il Comune ci dava un fisso per le spese di custodia e pulizia e pagava tutte le utenze, come ad esempio la luce — spiega Roberto Vanzillotta, presidente del club sestese — Ora, invece, è tutto racchiuso in un’unica cifra». Con un contributo concessorio di 89mila euro all’anno per gestire l’impianto, il patron rossonero è soddisfatto del contratto: «È una buona cifra. Non abbiamo mai sforato un tetto simile. Certo, da qui a nove anni può anche succedere che le spese aumentino a dismisura, ma non possiamo metterlo in preventivo».
Il Geas Atletica raccoglie 220 iscritti, che vanno dai 5 ai 20 anni. Sopra questa fascia di età si passa in Libertas: il gruppo sportivo ha 30 atleti e si allena sempre presso il campo Dordoni. Altre 100 persone frequentano l’impianto da utenza libera, mentre gli atleti di altre società che lo utilizzano costantemente sono 25. Oltre a queste 375 persone, la pista di via Bixio conosce un’altissima affluenza da parte delle scuole: solo dall’1 marzo al 31 maggio sono state 319 le classi che hanno trascorso la giornata a fare atletica. In media, con le scuole si raggiungono infatti dalle 12 alle 15mila presenze in un anno. «Quest’anno abbiamo avuto diverse scuole che sono venute a fare atletica in maniera più o meno stabile — sottolinea Vanzillotta — Le medie Breda e don Milani e gli istituti superiori Erasmo da Rotterdam e Casiraghi di Cinisello».
Per un altro decennio, quindi, chi vorrà darsi al salto in alto, alla corsa o alla marcia per imitare il campione olimpico di casa Ivano Brugnetti non dovrà fare altro che oltrepassare il cancello di via Bixio, sempre aperto anche a Ferragosto. «Sesto è una città che un minino di sensibilità nei confronti dello sport ancora ce l’ha — chiosa Vanzillotta — Cosa le manca? Forse un po’ più di cultura sportiva. Ma è una pecca che hanno molte città italiane. Da questo punto di vista siamo arretrati».
Eppure la differenza c’è e si nota soprattutto tra istituzioni. Continua a ribadirlo l’assessore allo Sport Giovanni Urro: «Noi accogliamo nei nostri impianti tutti i ragazzi e tutte le società, senza differenze. Purtroppo la Provincia non fa lo stesso — accusa l’assessore — Quando i nostri club devono allenarsi nelle palestre degli istituti scolastici gestiti da Palazzo Isimbardi inizia il salasso economico, perché le tariffe sono altissime e, oltre all’affitto, devono pagare anche le spese di pulizia».
di Laura Lana
fonte: Il Giorno
http://www.ilgiorno.it/sesto/sport/2011/06/22/529110-geas_vince_gara_dordoni.shtml