di Michele Foggetta. Ho provato un enorme senso di nausea nel leggere, sulla pagina facebook di un assessore sestese, un feroce e delirante articolo che, oltre a parlare di “lecchini intellettuali di sinistra”, se ne esce con affermazioni come “naziislamici al servizio del male”, si riferisce agli arabi chiamandoli “quelli del Heil Hitler” e paragona il popolo palestinese e la sua autorità ai miliziani e ai generali di Daesh.
Già più di una volta, sulla pagina pubblica dei “Democratici per il Cambiamento”, gruppo politico cui questo assessore fa riferimento, erano state lanciate parole di odio nei confronti dell’Islam, generalizzando al mondo musulmano affermazioni di singoli fanatici e dichiarando che non esista un Islam moderato, ma che questo sia fatto anche nel giorno della Liberazione, giorno in cui si commemora la cacciata dall’Italia di un esercito occupante che divideva le persone tra razze superiori ed inferiori, ha un che di aberrante.
Trovo ripugnante chiunque differenzi le religioni, le etnie, i popoli o le stirpi in buone o cattive, siano essi membri di associazioni filopalestinesi come di organizzazioni semitiche. Sento un brivido lungo la schiena se a farlo è un amministratore della mia città, la medaglia d’oro alla Resistenza Sesto San Giovanni.
Ho sentito di scrivere queste poche righe non da ex consigliere comunale ma da nulla di più, forse di meno, che semplice cittadino
Sono con la brigata ebraica. Sono con la resistenza palestinese. Sono antifascista.