Leggo, in questi giorni in cui “Divampa la polemica a livello internazionale”, dichiarazioni che paragonano la cancellata posta in Via Luini a Sesto con il vergognoso muro che un paese sempre più xenofobo e fascista come l’Ungheria ha erto per allontanare da sé le orde di disperati in arrivo dal Medio Oriente.
Il “Muro” di via Luini aveva ragion d’essere nella misura in cui isolava una zona ad alto rischio, vista la sua vicinanza coi binari del treno, sulla quale si stavano da tempo creando insediamenti irregolari. Il muro ungherese non ha ragion d’essere se non quella di allontanare il proprio popolo dagli ideali di Libertà, Pace e Sostegno tra i popoli che dovrebbe essere la linea guida per tutti.
Nell’eterna guerra tra poveri che qualcuno è felice di portare avanti il nostro nemico non dovrebbe essere il disperato che scappa dalle bombe, come tanti vorrebbero far credere, ma quei Capi di Stato che tirano su muri lasciando ad altri l’impellenza di aiutare chi davvero ha bisogno.
Non ci sarebbe necessità di “accoglienza sempre e comunque”, come dice il Sig. Gallizzi, se ognuno facesse la propria parte ma visto che tutti i Presidenti dell’ultimo decennio, molto più graditi ad altri che non a me, non sono stati in grado di far sentire la propria voce in Europa e nel Mondo oggi ci troviamo in questa drammatica situazione.
Consiglio meno sproloqui e più riflessione.
Michele Foggetta (consigliere comunale PRC)