Sesto.Farmacie comunali: è scontro sul salario

di LAURA LANA – su Il Giorno – CHE LE DUE ore lavorate in più vengano valorizzate. Lo chiedono a gran voce i farmacisti della società a responsabilità limitata, nata dalla trasformazione dell’azienda speciale Farmacie comunali. Pochi giorni fa un gruppo di lavoratori, insieme ai delegati sindacati e Rsu, ha incontrato i vertici della srl insieme al sindaco Monica Chittò, in qualità di socio unico. La questione posta sul tavolo è semplice. L’accordo firmato a dicembre 2013, quello travagliatissimo che portò anche al primo sciopero nella storia delle farmacie municipali, prevedeva lo stop temporaneo dei premi e l’aumento di orario di lavoro da 36 a 38 ore settimanali, a parità di salario, fino al 31 dicembre 2015. «Si tratta di un incremento non strutturale, quindi ora chiediamo che venga rispettata l’intesa sindacale». Dove si scriveva che, entro il 30 settembre, «alla luce degli andamenti aziendali sarà riesaminato l’assetto degli orari e nell’occasione le parti stabiliranno modalità, entità e tempi del riconoscimento sul piano economico». PER ORA, nulla da fare. «Quello dell’altro giorno è stato un tavolo politico. Tuttavia, ci sono state confermate delle preoccupazioni sulla parte relativa al 2014, visto che il bilancio sarebbe in attivo solo per una partita di giro di imposte anticipate e rimborsate – spiega Alexandra Bonfanti, Cgil. Tuttavia, è un discorso che non accettiamo per due motivi. Non si tratta di una premialità da erogare ma di ore già prestate. E se il magazzino centrale non fosse stato affittato con 9 mesi di ritardo l’utile di bilancio sarebbe stato certamente diverso». Nonostante il bilancio abbia un segno positivo – con un miglioramento dei conti oltre le previsione del piano industriale triennale – il monte ore accumulato potrebbe non essere valorizzato: nessun riconoscimento economico né in termini di permessi per il 2014, mentre per il «tesoretto» del 2015 si potrebbe arrivare al 90 per cento. L’assemblea dei lavoratori si è già riunita due volte sulla proposta della società, ritenendola «assolutamente inadeguata». «SIAMO disponibili anche a spalmare nel tempo quello che ci spetta per il 2014 – conclude Bonfanti -. Su un altro aspetto poi non transigiamo: il monte ore accumulato non è coperto da contributi previdenziali». Una nuova trattativa attende così la srl: il tavolo sarà convocato dopo le feste natalizie. Il prossimo anno dovrà essere l’ultimo senza premialità: l’accordo imponeva infatti la sospensione degli incentivi solo fino alla conclusione della ristrutturazione aziendale, in caso di utili, fissata nel 2016