di Angelo Gerosa
Una storia sestese sconosciuta. Questo è Cousin Joe da giovane, un blusman che venne a Sesto San Giovanni e rischiò di rimanerci a lungo. Nel 1980 come giovani di Democrazia Proletaria, (l’allora partito della nuova sinistra) aiutati da alcuni compagni meno giovani come Sergio, Gigi e altri, per unire l’utile (autofinanziamento) al dilettevole (spettacolo) chiedemmo consiglio a Radio Popolare su chi invitare per un concerto di qualità, ed uscì il nome di Cousin Joe, blusman di News Orleans che negli anni ’40 ebbe enorme successo. Ci accordammo, andammo a prenderlo all’aereoporto e lo presentammo alla stampa.
Ci sorprese il fatto che dimostrasse molto più dei suoi 73 anni, ed il lungo articolo che Repubblica gli dedicò. Al concerto, nell’allora Teatro Elena, non si presentarono spettatori, ma Cousin Joe fu meraviglioso, cantò e suono come se il teatro fosse pieno e rinunciò al cachet. Ma eravamo nei guai: speso tutto per l’aereo, il teatro e l’albergo, e senza biglietti venduti non avevamo i soldi per rimpatriarlo.
L’unico a non preoccuparsi era lui, girava allegramente per Sesto, s’accontentava della misera pensione dove dormiva e dei nostri panini, senza chiedere di tornare al suo paese ed agli affetti. Per nostra fortuna l’allora assessora alla cultura offri a Cousin Joe la benemerenza civica e patrocino’ il volo del ritorno.